La storia bellissima di una persona che ha deciso di recitare il Rosario tutte le domeniche, recitando una domenica i misteri gaudiosi, la successiva i luminosi e così via, ripercorrendo quindi la vita di Gesù e della Madonna con ordine temporale.
Quesito – Caro padre Angelo, la ringrazio davvero per la sua risposta. Ha saputo risolvere ogni mio dubbio e adesso molte cose mi sono più chiare,la ringrazio vivamente. Mi complimento con lei per il servizio che offre, penso che il suo sito aiuti davvero molto.
Le scrivo perchè volevo porle alcune domande sulla recita del Santo Rosario.
– Ho deciso di recitare il Rosario una volta alla settimana tutte le domeniche. Però ho letto su vari siti in internet che è convenzione la domenica recitare solo i misteri gloriosi. La mia idea è di recitare una domenica i misteri gaudiosi, la successiva i luminosi e così via, quindi ripercorrendo la vita di Gesù e della Madonna con ordine temporale. Cosa ne pensa?
– Quando arrivo al Mistero, va bene se leggo solamente il passo della Bibbia in cui si parla del Mistero? ad esempio la flagellazione, io leggo il brano della flagellazione di Gesù sulla Bibbia e lo medito.
– Durante il Rosario c’è un momento particolare ad esempio durante un particolare Mistero in cui posso pregare per i miei familiari? Mia madre e mio padre. Ha qualche consiglio da darmi in merito ?
– Quando posso esprimere le mie intenzioni alla Madonna? ad esempio io una volta ho recitato il Rosario, ho meditato ogni Mistero più profondamente che potevo dentro di me. Poi una volta concluso il Rosario ho espresso le mie preghiere alla Madonna, per me, i miei familiari e il futuro. Ha qualche consiglio da darmi?
Non sono molto esperto nella recita di questa preghiera stupenda e per questo mi rivolgo a lei,penso possa darmi ottimi consigli.
Ho 17 anni, e le devo dire che prima di una settimana fa non ho mai recitato il Rosario. A parte in parrocchia, ma avevo 13 anni e dopo i 13 non l’ho più recitato. Negli anni successivi ho sempre vissuto una vita di fede anche non frequentando più il circolo adolescenti, finché non sono caduto nel peccato. Li ho sentito Dio lontano da me e allora mi sono andato a confessare e ora sto meglio, e sento che il Dio è presente nella mia vita. E adesso che sento che Dio ha illuminato la mia vita e mi aiuta a scegliere la strada giusta e a percorrerla, ho sentito il bisogno di recitare il Rosario, per sentirlo sempre più vicino a me. Mi è bastato recitarlo una volta per rendermi conto di quanto sia stupenda come preghiera.
Aspetto una sua risposta, la ringrazio per il servizio che mette a disposizione di tutti .
D.
Risposta del sacerdote
Carissimo D.,
rispondo a tutte le tue domande.
1. Sì, la domenica è dedicata ai misteri gloriosi perché è il giorno memoriale della risurrezione di Cristo e per questo già nella Sacra Scrittura viene chiamata il giorno del Signore (Ap 1,10).
I misteri gloriosi dunque sono bene adatti.
Tuttavia chi recita più rosari al giorni, passa in rassegna tutti gli eventi della vita del Signore che sono compendiati nei misteri gaudiosi, dolorosi, gloriosi, della luce.
Pertanto il tuo proposito di procedere a recitare un Rosario la domenica è buono e puoi benissimo fare secondo quello che mi hai indicato.
Dovresti fare attenzione però che a Pasqua, a Pentecoste, all’Ascensione… vengano sempre recitati i misteri gloriosi, perché sono propri quelli chela Chiesa celebra in quel giorno e che Gesù rende particolarmente attuali per la nostra vita.
2. Fai bene ad accompagnare la lettura del passo evangelico al mistero che viene enunziato.
Tuttavia non è necessario fermarsi a meditarlo prima di riprendere la recita della decina. Perché il Rosario consiste proprio in questo: che, mentre con le labbra andiamo avanti con il Padre nostro e le Ave Maria, con la mente e con il cuore meditiamo e riviviamo l’evento del Signore, che riviene a compierlo di nuovo nella nostra vita, e proprio mentre recitiamo quel mistero.
Più avanti, quando avrai ben impresso nella mente la dinamica dell’evento, potrai tralasciare la lettura del passo, perché ti ritornerà da sola nella mente.
3. Come ho scritto più volte, nella contemplazione del mistero vanno fatte tre cose.
La prima consiste nella ricostruzione della scena (e tu ti fai aiutare dal testo sacro).
La seconda nel ringraziare Gesù Cristo per l’evento compiuto per a nostro beneficio e che adesso viene a ripetere spiritualmente nella nostra vita.
La terza consiste nel domandare a Dio interponendo i meriti che Cristo si è procurato con l’evento contemplato e che graziosamente vuole mettere nelle nostre mani perché sia il prezzo con cui accompagniamo qualsiasi richiesta.
Allora questo è il momento preciso di domandare. E questo momento si ripresenta ad ogni decina.
Per questo la preghiera del Rosario è particolarmente efficace.
4. Qualsiasi momento è buono per affidarsi alla Madonna.
Prima del Rosario, perché lo reciti in suo onore per una determinata grazia.
Durante le varie decine mentre la ringrazi per quello che ha compiuto accanto a Cristo (misteri gaudiosi), per quello che ha sofferto accanto a Lui a beneficio nostro (misteri dolorosi), per la sua preghiera a favore nostro che ha fatto sulla terra e che ora continua in cielo (misteri gloriosi).
Puoi invocare il suo aiuto anche dopo il Rosario mentre reciti le litanie e la Salve Regina.
5. Come vedi, il Rosario è una preghiera molto larga. Si adatta a tutte le nostre situazioni.
Sono contento di quello che mi hai scritto al termine della tua email: “Mi è bastato recitarlo una volta per rendermi conto di quanto sia stupenda come preghiera”.
Te ne accorgerai andando avanti negli anni come è preziosa questa preghiera che riempie la nostra giornata, riempie la nostra solitudine, il nostro silenzio, le nostre stanchezze, il nostro bisogno di essere comunione con tutti e di fare del bene a tutti.
È una preghiera che riempie le nostre serate, i nostri viaggi, il nostro camminare per strada.
È una preghiera che dilata la nostra gioia, che impreziosisce le nostre sofferenze, che proietta verso il futuro e anticipa fin d’ora la comunione col Cielo
6. Personalmente sono molto grato a Dio che mi ha chiamato a servirlo nell’Ordine di San Domenico al quale ha consegnato due grandi tesori per la Chiesa e l’umanità: la Somma teologica di San Tommaso per la purezza e la robustezza della nostra fede, e il Rosario come strumento di contemplazione e di santificazione di tutta la nostra esistenza.
Ti ringrazio le domande che mi hai fatto.
Molti, anche meno giovani, hanno bisogno di essere aiutati a pregare nel medesimo modo in cui una mamma insegna al bambino a muovere i primi passi.
Ti ricorderò nella S. Messa che tra breve scenderò a celebrare e ti benedico.
Padre Angelo
Redazione Papaboys (Fonte www.amicidomenicani.it)