In uscita lo spettacolo del cantautore che racconta una lotta tra l’amore e l’odio. Con la “regia” di Dio
«Senza la fede non si va da nessuna parte». Così Renato Zero in una intervista al programma Effetto Notte su Tv2000 (24 marzo) parlando del suo docufilm ‘Zerovskij Solo per Amore’ – da lui ideato, scritto e diretto – che esce al cinema il 19-20-21 marzo.
Da Adamo ed Eva alla voce di Dio
La trama è un continuo dialogo tra Zero e i protagonisti dello spettacolo. Nella stazione ferroviaria “Terra” i personaggi si intrecciano come si intrecciano i sentimenti. Amore sulla sedia a rotelle, ridotto alla paralisi dagli eventi del mondo, Odio che vanta di essere il collante di popoli e nazioni, Eva, martirizzata da Adamo e dalla Vita… La voce di Dio, interpretata da Pino Insegno, apre e chiude l’opera mentre si alternano, dagli altoparlanti della stazione gli annunci dei falsi dei (Famiglia Cristiana, 15 marzo).
Non temere la solitudine
«Non parlo solo della fede in Dio – aggiunge Zero – ma anche della fede in noi stessi, negli altri, nella strada, nel cielo, nel mare, persino nella solitudine. La solitudine è una condizione che dà frutti meravigliosi, se non la si teme e non la si scansa. Delle volte dobbiamo star soli per ritrovarci, per capire meglio gli altri e per orientarci».
La forza della vita
Sulla lotta tra l’amore e l’odio di cui si parla nel film, il cantante dichiara: «L’amore va da chi ha amore. Ogni tanto si sforza di andare anche a bussare da altre parti, anzi portoni, ma non riceve nessuna risposta. Delle volte odio e amore convivono nella stessa persona, persino in proporzioni identiche. Ma la vittoria dell’amore si può stabilire solo alla fine del nostro percorso».
Metaforicamente parlando, Renato Zero spiega: «Io non ho mai perso un treno, la forza della vita sta nel non rifiutare mai un invito» (Faro di Roma, 15 marzo).
Credito: Aleteia