Il 4 gennaio 2015, improvvisamente, rimbalzò sui media la notizia della scomparsa di Pino Daniele. Inizialmente sembrava una bufala, uno scherzo di pessimo gusto che incontrava l’incredulità del pubblico. Poi, però, purtroppo si è scoperto che era vero e che il cantautore era morto, nei primi giorni dell’anno. A causarne la morte un infarto e il primo a darne la notizia su Eros Ramazzotti.
Oggi vogliamo ricordare Pino Daniele, straordinario artista napoletano, autore di bellissimi brani che hanno caratterizzato il sottofondo musicale italiano per decenni.
Il giornalista esperto di musica Red Ronnie, pubblico’ poco dopo, l’ultima video-intervista fatta a Pino Daniele, che rimane un documento veritiero per ricordare questo straordinario musicista.
Il cantautore indossa un crocifisso e descrive il suo rapporto con la fede: «Sono di religione cattolica e sono un simpatizzante sopratutto dei grandi uomini come Padre Pio, per esempio, come Papa Giovanni.
Credo nei grandi uomini e nella grande energia della fede. Ma la fede per me è anche in noi stessi, non solamente nel frequentare la Chiesa.
Però mi piace la Chiesa, mi piace andare in chiesa, se ci posso andare ci vado, perché mi da un senso di pace. E poi mi rapporta alla musica, alla musica sacra che io adoro».
Ognuno sceglie il suo percorso, quella di Pino era evidentemente una fede più individuale, a modo suo.
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Ma che comunque gli ha permesso di capire che «ogni uomo ha un destino, una cosa da fare». Un uomo di buona volontà, direbbe il Vangelo. Ciao guagliò e grazie.
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Servizio a cura della Redazione di UCCR On line