La ripugnanza di tanti esegeti e teologi ad accettare il carattere “espiatorio” della morte di Cristo, anzi ad accettare la stessa morte di Gesù come voluta dal Padre e accettata liberamente e da sempre dal Figlio dipende, io credo, dal fatto che si parte da ogni “precomprensione” possibile e immaginabile, eccetto quell’unica che la Scrittura ci offre, e cioè che Dio è amore e tutto quello che fa – incluso accettare la morte del Figlio – è amore.
“Dio non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi” (Rm 8,32): questa frase non vuol dire: “Dio non ha risparmiato dalla sua giustizia neppure il Figlio”; vuol dire piuttosto: “Dio non si è risparmiato il proprio Figlio, ma ha fatto il grande sacrificio di darlo per tutti noi”. Se questo non è amore…
La storia dell’amore di Dio non termina, però, con la Pasqua; si prolunga nella Pentecoste che rende presente e operante “l’amore di Dio in Cristo Gesù” fino alla fine del mondo.
“Rimanete nel mio amore” (Gv 15,9), aveva detto Gesù e Giovanni aggiunge: “Da questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha fatto dono del suo Spirito” (1Gv 4,13). Non siamo costretti a vivere solo del ricordo dell’amore di Dio, come di una cosa passata.
“L’amore di Dio è stato effuso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato donato” (Rm 5,5). Cos’è questo amore che è stato riversato nel nostro cuore nel battesimo?
È un sentimento di Dio per noi? Una sua benevola disposizione a nostro riguardo? Un’inclinazione?
Qualcosa, cioè, di intenzionale? È molto di più; è qualcosa di reale. È, alla lettera, l’amore di Dio, cioè l’amore che circola nella Trinità tra Padre e Figlio e che nell’incarnazione ha assunto una forma umana e ora viene partecipato a noi sotto forma di “inabitazione”.
“Il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14,23). Noi diventiamo “partecipi della natura divina” (2Pt 1,4), cioè partecipi dell’amore divino.
Veniamo a trovarci per grazia, spiega san Giovanni della Croce, dentro il vortice d’amore che passa da sempre, nella Trinità, tra il Padre e il Figlio; meglio ancora: tra il vortice di amore che passa ora, in cielo, tra il Padre e il suo Figlio suo Gesù Cristo, risorto da morte, di cui noi siamo le membra.
Fonte assisiofm.it
La preghiera a Maria che scioglie i nodi è una delle suppliche più usate dai cristiani per chiedere aiuto alla…
'Asciuga Bambino Gesù le lacrime dei fanciulli!'. Recitiamo in questo tempo di Avvento la preghiera più dolce di San Giovani…
Una nuova settimana in compagnia di Padre Pio Leggi le frasi di Padre Pio e invoca la sua potente intercessione…
Benvenuti sul sito www.papaboys.org! Siamo lieti di presentarvi la preghiera della sera alla Madonna di Lourdes, intitolata 'Io sono l'Immacolata…
POZZUOLI - Assegnato al giornalista siciliano Salvatore Di Salvo, segretario nazionale dell’Ucsi e Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, il…
La preghiera all' Immacolata di Giovanni Paolo II Una potente supplica di Giovanni Paolo II a Maria Santissima.. Il testo:…