È primavera, il corpo riacquista il suo ruolo centrale. Come favorirne la dimensione naturale e armonica?
di Massimo Pamio, direttore Museo Internazionale della Lettera d’Amore
Rivolgo alcune domande alla dottoressa Marilisa Laudadio Spoltore, laureata in Farmacia, diplomata in Fitoterapia, Omeopatia, Omotossicologia, Floriterapia. Fitopreparatore, nutrizionista, esperta di alimentazione ed intolleranze alimentari, docente di Medicina Naturale in Scuole di Alta Formazione per medici, farmacisti, dietisti, erboristi, in Italia ed estero, Cavaliere e Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, autrice di numerosi libri, da “Come vincere il diabete in maniera naturale” a “Ansia, depressione, stress: la natura cura gli stati d’animo”, e di tanti altri.
– Dottoressa, è primavera e il corpomente rifiorisce, dopo una stagione, l’inverno, che l’obbliga al chiuso. La luce torna a riaccendere le passioni e i desideri; tutto questo deve trovare un equilibrio. Dobbiamo disintossicarci dall’inverno, depurarci…
Si riaccende il buonumore,
perché il sole e la luce ci danno energia…-
– La parola primavera deriva dal latino “primus” ossia prima e da “ver”, dal sanscrito vas- con il significato di ardente, splendente ad indicare la luce dopo il buio dell’inverno. Nella tradizione contadina la sera che precedeva l’entrata della primavera nelle campagne si preparavano dei falò per bruciare i resti delle potature, tronchi vecchi e fogliame, insieme alle pulizie di case, cantine e ambienti di lavoro per fare spazio al nuovo.
Quest’opera di pulizia, in primavera, andrebbe fatta anche dentro di noi cercando di promuovere la rinascita delle nostre sopite potenzialità, eliminando quello che, nella stagione invernale, si è stratificato a livello fisico, mentale ed emozionale. Nella stagione fredda la diminuzione delle ore di luce comporta l’aumento della produzione di melatonina, l’ormone che dà letargia, apatia e stanchezza.
L’arrivo della primavera e la maggior presenza di luce stimola nel nostro organismo un aumento della sintesi di ormoni dell’asse ipofisi-gonadi (le ghiandole delle funzioni sessuali): l’aumento di tali stimoli favoriva nell’uomo primitivo l’accoppiamento. Siamo appesantiti e intossicati in seguito ad un’alimentazione invernale più calorica, allo stress, agli impegni di lavoro, ad uno scarso esercizio fisico, oltre ad una sorta di malinconia e tristezza. Tutto questo in molti soggetti può portare ad un calo repentino delle difese immunitarie.
L’arrivo della primavera, infatti, può scatenare forme allergiche, raffreddori, forme acneiche nei giovani e ritenzione idrica: disturbi che possiamo interpretare anche come l’inizio di un processo di disintossicazione. Il fegato filtra tutto il sangue, promuove la sintesi delle proteine, controlla tutte le reazioni e le funzioni organiche per poter godere di una vita sana.
Insomma, ci libera dalle scorie per far posto alla “creatività”.
Allontanando le tossine dal nostro organismo il fegato, in quanto organo primaverile per eccellenza a livello simbolico, è l’unico in grado di rigenerarsi: trasforma infatti la materia in energia e, memori del mito di Prometeo, “il fuoco” contenuto nei cibi diventa coscienza creativa.
Perché si verifichi tutto questo l’alimentazione deve essere salutare: è necessario ridurre il consumo di pasta, pane, dolci, zuccheri, aumentare l’apporto di frutta fresca e verdure crude durante il giorno per il loro contenuto di vitamine e sali minerali (soprattutto sali di magnesio).
È consigliato l’uso di depurativi e drenanti a base di piante medicinali tra cui le erbe spontanee (le famose “misticanze”), che in primavera possiamo raccogliere in campagna: la natura ci viene in aiuto.-
– Dottoressa, perfino il profumo dei fiori di mandorlo e di pesco ci aiutano…-
– Certo, annusare questi fiori stimola i neurotrasmettitori, e trasmette un piacere immenso… –
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