Da venerdì, in tre giorni, la Spagna ha registrato 19.382 casi di contagio da coronavirus, portando il suo totale a 405.437. Lo rilevano le autorità locali, specificando che i casi nelle ultime 24 ore sono stati 2.060, con 34 decessi che portano il totale a 28.872.
Fernando Simón, direttore del Centro di coordinamento sulle emergenze sanitarie, ha dichiarato che servono misure “drastiche” per frenare la nuova accelerazione della pandemia. Resta, inoltre, preoccupante la situazione in Francia: nelle ultime 24 ore, registrati 4.900 nuovi casi. Intanto, a Lipsia sono stati organizzati tre concerti “esperimento” per valutare i rischi del Covid.
Varie regioni spagnole hanno imposto nuove limitazioni, in particolare alla vita sociale. “Il ritorno a scuola è un’opportunità per una più facile trasmissione del virus”, ha anche aggiunto Simon. La regione della Catalogna ha annunciato l’estensione del divieto agli incontri di oltre 10 persone; la Murcia ha limitato i raduni a un massimo di sei persone.
La situazione in Germania – La rapida diffusione del coronavirus spaventa anche la Germania. A Lipsia è stato organizzato un singolare evento musicale: “Restart-19” per misurare la pericolosità dei grandi raduni di massa al chiuso: tre concerti di un’ora del cantante Tim Bendzko, con 1500 spettatori seduti in condizioni di distanziamento e non sui quali verranno effettuate verifiche per comprendere il reale rischio di trasmissione del coronavirus in contesti del genere.
In Ucraina, vengono definite gravi le condizioni dell’ex premier Yulia Tymoshenko, anch’essa contagiata. Per quanto riguarda il mondo dello sport, contagiato anche Usain Bolt. L’atleta giamaicano avrebbe contratto il virus al party a sorpresa organizzato per il suo 34esimo compleanno.
Speranza: “Non ci sarà un nuovo lockdown”
Nonostante la crescita del contagi, il ministro della Salute Roberto Speranza, in colloqui riportati da Repubblica, Stampa, Messaggero e Mattino assicura che “non ci sarà un nuovo lockdown” e invita tutti a evitare reazioni spropositate, a cominciare dai governatori con i quali, è convinto, “si converrà un metodo di procedere comune”. Speranza in questa fase si dice “ottimista” anche “se prudente e cauto.
Il nostro Servizio sanitario nazionale si è molto rafforzato. La situazione non è paragonabile a quella di febbraio-marzo, quando avevamo una curva di contagi fuori controllo e non avevamo un apparato pronto a tracciare e isolare i casi”.