Il messaggio è fortissimo. E lo è di più, perché negli occhi di Papa Francesco c’è tutto il dolore per la strage di Lampedusa: il suo cuore parla ai figli, sapendo che tra loro vi sono vittime e carnefici. Eppure si rivolge a tutti, indistintamente, con lo stesso amore.
Con noi giovani, poi, cogliendo con l’acume tenero di sempre, la provocazione delle nostre domande, si esprime in termini di coraggio e di vocazione: il coraggio di formare, oggi, una famiglia, o di camminare lungo la via della consacrazione, rispondendo pur sempre ad una vocazione, immergendo la propria vita nella bellezza della voce di Dio. La caducità della relazione nasce dall’egoismo che sradica la scelta dalla sua profondità, lacerandola con l’illusione del tentativo, per il quale si può ridiscutere ogni responsabilità, fino a non assumersene. Questo dà alla società fondamenta deboli, sulle quale non si può costruire. E’ la ‘fantasia concreta’ dello Spirito Santo che guida i passi di chi cammina nella Chiesa: che sia matrimonio, che sia celibato, che sia verginità, tutto concorre al Regno, che non prescinde mai dalla fecondità. E la sorpresa pensata da Dio si scopre nel silenzio intimo dell’ascolto, nella preghiera, nei Sacramenti. Straordinaria la professione di fede che Papa Francesco ci ha fatto proclamare sulla piazza di Santa Maria degli Angeli: “Con Lui noi possiamo lottare contro il male e vincerlo ogni giorno. Ci crediamo o no?”. Al nostro decisissimo “Sì”, il Santo Padre ha presentato l’arma: Il Vangelo. Nell’evangelizzazione c’è il messaggio di salvezza, c’è la missione, c’è quella testimonianza che può trasformare il mondo.
“Oggi, nel nome di san Francesco, vi dico: non ho né oro, né argento da darvi, ma qualcosa di molto più prezioso, il Vangelo di Gesù. Andate con coraggio! Con il Vangelo nel cuore e tra le mani, siate testimoni della fede con la vostra vita: portate Cristo nelle vostre case, annunciatelo tra i vostri amici, accoglietelo e servitelo nei poveri. Giovani, date all’Umbria un messaggio di vita, di pace e di speranza! Potete farlo!”.
Noi, giovani di Santa Maria degli Angeli, e non soltanto Umbri, ti abbiamo risposto, Santità.
Abbiamo affidato alla tua preghiera, anche oggi, il nostro ‘Eccomi!’.
E te lo abbiamo confermato davanti alla Porziuncola: pregheremo per te.
Servizio di Loredana Corrao (Portavoce Associazione Nazionale Papaboys)
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