La Comunità di Sant’Egidio, a causa dell’emergenza freddo di questi giorni, da sabato scorso ha aperto la chiesa di San Calisto in Trastevere per dare riparo notturno alle persone di strada che non hanno altro rifugio, sino a quando permarranno le basse temperature. La chiesa e i locali sono in zona extraterritoriale, proprietà della Santa Sede.
La chiesa – si legge in un comunicato dell’Elemosineria Apostolica – è un luogo di culto antico, edificato intorno al pozzo dove fu martirizzato Papa Calisto I, nel 222. L’attuale edificio è del XVII secolo. È una rettoria connessa alla parrocchia di Santa Maria in Trastevere e affidata alla Comunità di Sant’Egidio, che vi svolge attività di culto e di catechesi, particolarmente per gli anziani e le persone con disabilità.
Nella chiesa sono ospitate circa 30 persone
Sono circa trenta le persone, fra italiani e stranieri che normalmente vivono per strada, attualmente ospitati per la notte nella chiesa e nei locali attigui, opportunamente riscaldati e provvisti di letti e coperte e servizi igienici. Gli ospiti possono cenare dalle ore 19 in poi, presso la vicina mensa di Via Dandolo, e quindi accedere alla chiesa di San Calisto tra le 20 alle 22. La mattina lasciano l’edificio intorno alle ore 8.
Ogni ospite viene preso in carico dai volontari
L’accoglienza è garantita dai volontari della Comunità di Sant’Egidio che sono presenti durante tutto l’orario di apertura e, a turno, anche la notte. Ogni ospite viene preso in carico dai volontari e accompagnato nella ricerca di soluzioni alle sue necessità materiali e di salute. Nei giorni successivi alla prima accoglienza si cercano, laddove è possibile, situazioni di accoglienza più stabili. (R.P.)
Fonte it.radiovaticana.va