La parrocchia romana di San Lino Papa, nella zona di Primavalle, è stata teatro ieri di una forte esplosione. La deflagrazione di un ordigno rudimentale – riferisce il quotidiano “Il Messaggero” – non ha fortunatamente provocato vittime, ma danni nell’ufficio del parroco. Le grate esterne si sono piegate e i vetri si sono frantumati. Secondo gli artificieri, intervenuti poco dopo l’esplosione, l’ordigno avrebbe potuto provocare vittime. Ancora da chiarire i motivi del gesto criminale. Il parroco, don Francesco Galluzzo, ha subito in passato minacce da parte di alcuni giovani spacciatori della zona e ha anche fatto installare delle telecamere intorno ai locali della parrocchia. Alcune immagini registrate dalle telecamere mostrano alcuni ragazzi mentre posizionano un pacco sotto la finestra dell’ufficio del parroco.
Sei giovani sono stati denunciati. L’episodio è avvenuto intorno alle 19.15 di martedì scorso, quando durante la messa, tutti i presenti hanno udito un forte boato provenire dal piano superiore della chiesa.
Nessun ferito. Fortunatamente nessuno dei tre sacerdoti che gestiscono la parrocchia di San Lino Papa, situata a via cardinale Garampi, alle porte di Primavalle, a quell’ora era presente all’interno dell’abitazione, perché altrimenti il rudimentale ordigno avrebbe avuto pesanti conseguenze. Avrebbe fatto vittime.
Attentato filmato con i telefonini. Gli investigatori hanno quindi concentrato le loro attenzioni su 6 giovani filmati dalle telecamere. Tutti ascoltati, hanno confessato di aver piazzato l’ordigno per poi ritrovarsi al bar vantandosi del gesto. Sul telefono cellulare di uno di loro è stata peraltro estratta la fotografia della «bomba» appena preparata. Accompagnati negli uffici di Polizia sono stati identificati come quattro 17enni e due 18enni. Per tutti è scattata la denuncia per uso e detenzione di sostanze esplodenti e danneggiamento aggravato.
Parroco sotto choc. Il parroco, don Francesco Galluzzo era sotto choc. I parrocchiani ricordano che il parroco, in passato, era già stato vittima di minacce da parte di alcuni spacciatori della zona che distribuivano droga ai ragazzi. Don Galluzzo aveva avvertito i genitori, intimando di stare alla larga dalla parrocchia e dai ragazzi. Aveva persino fatto installare telecamere attorno, proprio per disincentivare lo spaccio.
L’esplosione è stata fortissima ed è stata udita in tutta la zona. Ha persino piegato il metallo delle grate esterne d’acciaio, mandato in frantumi i vetri che si sono sbriciolati diventando proiettili, distrutto la stanza interna. Secondo gli artificieri che nel frattempo sono intervenuti, l’ordigno avrebbe potuto uccidere e fare vittime.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana / Il Messaggero
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