In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena». Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri». Giovanni 15,9-17.
L’amore cuce cielo e terra.
L’amore passa da padre in figlio e da uomo a uomo.
L’amore rimane dentro. Ognuno diventa casa dell’altro.
L’amore ruba tutto lo spazio di una vita. E lo riempie di gioia. Gioia piena.
L’amore è come un’amicizia che comanda la libertà. E fa, di schiavi, figli. E fa, di due, uno. E fa, di una scelta, una vocazione. Infinita. Senza sponde, feconda di tutto.
L’amore è una domanda che ottiene sempre risposta.
L’amore comanda amore.
Fammi tua amica.
Fammi tua amata.
Di Don Mauro Leonardi