In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: «C’era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi». E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?». Luca 18,1-8.
Quando tornerai sulla terra, io sarò qui ad aspettarti.
Troverai la fede perché troverai me.
Aiutami ad attenderti.
Pregare sempre.
Perché è come respirare.
Non posso smettere.
O morirò.
Pregare sempre.
Con la bocca, di giorno.
Con i sogni, di notte.
Senza stancarsi mai.
Pregare sempre.
Come una vedova che senza giustizia non può vivere.
Con l’insistenza di chi senza te non può vivere.
Non è insistenza, è necessità.
Pregare sempre.
Pregarti sempre.
Come un giudice da cui dipende la mia vita.
Perché è proprio così.
Da te dipende la mia vita.
Di Don Mauro Leonardi