È bello il timore di Erode verso di te, Giovanni.
La tua testa, Giovanni.
Servita su un vassoio.
In un banchetto.
Giovanni caro che sapevi parlare e farti ascoltare anche da Erode.
Così distanti voi due e così timoroso lui.
Eppure attento, in ascolto, felice di ascoltarti.
Non capiva bene quello che dicevi. Ma capiva te, la tua giustizia, la tua santità.
Riuscivate a parlarvi.
E poi la morte improvvisa.
Orgoglio, paura, mancanza di amore e volontà, potere, promesse temerarie e folli, hanno fatto il resto.
Non so che dire.
Soffro e prego.
Gesù mio, aiutami ad essere una donna che non fa della bellezza un’arma.
Gesù mio, aiutami ad essere una donna che non fa dell’amore una cosa piccola e pericolosa, da barattare con la morte.
Gesù mio, aiutami ad essere una donna che non usa i suoi affetti più cari come armi di vendetta, di morte.
Che amore è un amore che nasconde la verità, uccide la verità, serve su un vassoio la testa di un uomo giusto?
Non possiamo giurare nulla perché non siamo padroni di nulla.
Figuriamoci se possiamo giurare sulla vita di un uomo.
“Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò”.
Solo Dio, solo l’amore, può fare una promessa così.
Solo tu.
Di Don Mauro Leonardi
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