Andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farlo?». Ma Gesù disse loro: «Vi farò anch’io una domanda e, se mi risponderete, vi dirò con quale potere lo faccio. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». Ed essi discutevano tra sé dicendo: «Se rispondiamo “dal cielo”, dirà: Perché allora non gli avete creduto? Diciamo dunque “dagli uomini”?». Però temevano la folla, perché tutti consideravano Giovanni come un vero profeta. Allora diedero a Gesù questa risposta: «Non sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose». Marco 11,27-33
Io non so con quale autorità fai quello che fai.
So solo che la tua parola fa tutto.
Può tutto.
La tua parola fa cose che parlano di vita di amore.
La tua parola fa la vita, fa l’amore.
È questa la tua autorità.
Da qui viene.
Dall’amore.
Da Dio.
Stai camminando.
Vengono in tanti.
Tutti i capi.
Tutti i potenti.
Tutti quelli con l’autorità.
Fanno tante domande.
Una dietro l’altra.
Non gli interessa chi sei.
Gli interessa il tuo potere.
Tu ti fermi.
Una sola domanda.
Per avere una sola risposta.
La verità.
Ma non rispondono.
Avevano tante domande.
Volevano tante risposte.
Ma loro non rispondono.
Non la sanno la verità.
Non la sanno dire.
Non la vogliono la verità.
Non la riconoscono.
Hanno paura.
Mormorano.
Tramano.
E siccome non vogliono la verità.
La verità non gli viene data.
Tu non ti dai.
Non rispondi.
Ci sono domande che svelano colui che risponde.
Ci sono domande che non attendono la mia risposta. Attendono me.
Ci sono domande che non vogliono la verità.
Cielo o terra?
No.
Vogliono che io sia vera.
Che io dica cosa ho nel cuore, nella mente.
E invece non rispondono.
Non sappiamo: dicono.
Parlano al plurale.
Ma la verità è io e te.
È tra noi due.
Di Don Mauro Leonardi