Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà via il masso dall’ingresso del sepolcro?». Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande. Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E’ risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano deposto. Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto». Marco 16,1-7
È appena l’alba.
È stata una notte lunga.
Il tempo non scorre mai.
Quando non sei con me.
Corro da te.
Il cuore pieno di dolore, di desiderio, di te.
Le mani piene d’olio.
La testa piena di pensieri.
Il mio sguardo ti cerca.
E poi…
Inutili le mie paure come sempre.
Paura della morte, prima.
Paura della vita, ora.
Inutili le mie paure, come sempre.
Mi stai aspettando a casa.
Come sempre.
Non sei qui.
La morte non ti contiene.
Non ti tiene.
Il buio si illumina.
Non sei qui.
Sei a casa.
Dimmelo ancora.
Lo annuncerò a tutti.
Ogni volta che la mia vita si blocca.
Si chiude.
Serrata.
Io comincio a correre.
Ad organizzarmi.
A spaventarmi.
Ogni volta.
Tu rotoli via tutto.
Illumini tutto.
Le parole più belle?
“Non aver paura”.
La calma, la pace, che mi dà la tua voce.
Che meraviglia.
Corro a casa.
Corro a dire a tutti.
Corro a casa.
Di Don Mauro Leonardi