Un giorno di sabato; Gesù passava attraverso campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. Alcuni farisei dissero: «Perché fate ciò che non è permesso di sabato?». Gesù rispose: «Allora non avete mai letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame lui e i suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non fosse lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato». Luca 6,1-5.
Dio ha fatto me e la mia fame.
Dio ama me e sazia la mia fame.
Dio ha fatto me e io ho fatto il Suo tempio.
Dio ama me.
Lui è lì nel tempio per me e la mia fame.
Non c’è giorno che Dio non mi cerchi e non sfami la mia fame.
Dio è il signore dei miei giorni.
Dio è il grano dei miei giorni.
La mia fame è sempre saziata.
Se la casa è di Dio.
È anche casa mia.
Se è pane di Dio.
È per me.
Se ho fame.
Lui c’è e mi sazia.
Sempre.
Di Don Mauro Leonardi