Sono seduta accanto a te.
Che accogli e mangi con i peccatori.
E tu mi accogli.
E tu mi dai da mangiare.
Una peccatrice accolta, sfamata.
È questa la vita.
Grazie.
Un uomo aveva due figli.
Uno vuole tutto.
Uno non chiede niente.
Uno se ne va.
Uno resta.
Uno sperpera.
Uno lavora.
Uno è dissoluto.
Uno è bravo.
Uno vive con i porci.
Uno vive in casa.
Uno torna.
Uno non si è mai mosso.
Hanno una sola cosa in comune.
Che è l’unica importante.
Una cosa bellissima.
Non c’è cosa più bella.
Hanno un padre in comune.
Avere un padre.
Da cui tornare.
Da cui essere attesi e abbracciati.
Avere una casa.
In cui tornare.
In cui rimanere.
Avere un padre.
Che meraviglia.
Di tutto il resto non mi interessa.
Chi ha torto?
Chi ha ragione?
Chi è buono?
Chi è cattivo?
Non mi importa.
Lo siamo tutti.
Siamo buoni e cattivi.
Non mi importa.
Di questo racconto che mi fai, amore mio.
Vedo solo una cosa.
Avere un padre.
Che meraviglia.
Amore mio.
Dammi un cuore grande.
Un cuore che mi faccia sempre girare quando c’è una festa.
Quando qualcuno è felice.
Anche se non è per me.
Anche se non sono io.
Di Don Mauro Leonardi
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