L’Ecuador è stato il primo paese al mondo ad essere consacrato al Sacro Cuore di Gesù, con decreto firmato dal presidente Gabriel García Moreno, un evento spirituale, storico e politico, celebrato nella cattedrale di Quito il 25 marzo 1874. Per ricordare l’evento, la Basilica del Voto Nazionale (nella foto) a Quito è stata al centro delle celebrazioni della settimana che si è conclusa, il 17 giugno dello scorso, con la giornata di preghiera per la Patria ecuadoriana.
Se c’è un paese al mondo dove cultura, storia, fede, arte, passato e presente si fondono in una realtà esistenziale che marca tanto il calendario liturgico come la vita di un’intera nazione, questo è l’Ecuador.
Solennità e celebrazioni religiose come la Settimana Santa, il Corpus Domini, il Rosario dell’Aurora, Novene e Processioni nei tanti santuari in onore di una lunga serie di Madonne: della Merced, del Carmen, del Quinche, del Cisne, del Rocio, de la Paz… muovono milioni di pellegrini di tutte le nazionalità (l’Ecuador è un paese plurinazionale), un fiume di gente che celebra e trasmette la fede e la sua identità con tradizioni precolombiane, incaiche, kitcwa e cristiane.
In questo contesto, dove le celebrazioni religiose e culturali hanno radici profonde nel passato, l’Ecuador ha celebrato in questa settimana (11-17 giugno) la festa del S. Cuore di Gesù e di Maria, essendo l’Ecuador il primo paese al mondo ad essere consacrato al S. Cuore di Gesù, con decreto firmato dal presidente Gabriel García Moreno, un evento spirituale, storico e politico celebrato nella cattedrale di Quito il 25 marzo 1874.
Alcuni anni dopo, nel 1892, l’episcopato ecuadoriano ha deciso di consacrare l’Ecuador anche al Cuore Immacolato di Maria, consacrazione che nel 1976, alla fine del 2° Congresso Mariano, è stata ratificata dal governo ecuadoriano con l’erezione della Madonna di Quito o Vergine dell’Apocalisse sul Panecillo, la collina che si erge in pieno centro storico.
Per ricordare la consacrazione della nazione al Sacro Cuore, la Basilica del Voto Nazionale nella Città Vecchia a Quito – una delle costruzioni più importanti dell’architettura neogotica ecuadoriana e d’America, eretta al tempo del presidente García Moreno e del Padre Julio Matovelle – è stata al centro delle celebrazioni della settimana che si è conclusa, domenica 17 giugno, con la giornata di preghiera per la Patria ecuadoriana.
di Daniela Maccari
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