Il mondo ha bisogno di anime sante e di creature che rifiutino di essere considerate oggetto di piacere. Ha bisogno di cristiani che siano fedeli a Dio, come della figura di questo fulgido Santo. Già nella formula della sua consacrazione: “Toglimi piuttosto la vita, prima che io offenda il tuo benedetto Figliolo, mio Signore”, si presenta con parole forti, frutto di un’anima appassionata.
Si nutrì di spiritualità francescana e abbracciò con l’anima infuocata d’amore la vita religiosa. Uno dei primi atti di Fra Galvão come sacerdote fu quello di fare la sua consacrazione come “Servo e schiavo perpetuo” di nostra Signora che firmò con il proprio sangue, un atto di devozione all’Immacolata Concezione di Maria.
Di fatto, questo Santo si è donato in modo irrevocabile alla Madre di Gesù fin dalla sua giovinezza, desiderando di appartenerle per sempre e scegliendo la Vergine Maria come madre e Protettrice delle sue figlie spirituali.
Uomo di pace e carità, testimone ardente di adoratore dell’Eucaristia, disponibile a servire il popolo, consigliere di fama, pacificatore delle anime e delle famiglie, caritatevole specialmente verso i poveri e gli infermi. Ricercato per le confessioni, perché zelante, saggio e prudente. La fama della sua immensa carità era tale che tutti, poveri, infermi nel corpo e nello spirito accorrevano a lui per implorare il suo aiuto.
In anticipo sui tempo, Fra Galvao affermò con voce profetica la verità della “Immacolata Concezione”. Dogma proclamato poi da Papa Pio IX nel 1854, dove insegna che “La beatissima vergine Maria, nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale” (Bolla Ineffabilis Deus).
In pochi anni percorse tutte le tappe da semplice chierico a confessore a stimato predicatore. Nominato nel 1769-70 confessore di un “Recolhimento” di pie donne a San Paolo, incontra suor Helena Maria do Espirito Santo, grande penitente. Gesù tramite visioni invita questa religiosa a fondare un nuovo Recolhimento. E lei, insieme a Fra Galvão, da inizio al “Recolhimento de Nossa Senhora da Conceiçao da Divina Providencia”.
In Fra Galvao si verificarono segni straodinari tipici di un servo del Signore come il miracolo della donna incinta, dei fedeli e la pioggia, de il fazzoletto, de il pollo del diavolo, del miracolo di Potunduva, del miracolo della beatificazione (Daniela e quello della beatificazione).
In lui si manifestarono fenomeni straodinari come la Bilocazione – capacità di trovarsi in più posti contemporaneamente -, la Telepatia – comunicazione di pensiero o sensazioni a distanza tra due o più persone -, la Premonizione – sensazione o avvertimento di un fatto che deve ancora succedere -, la Chiaroveggenza – vedere quello che deve ancora accadere -, la Levitazione – alzarsi con l’anima infiammata d’amore sopra il suolo – e la Telepercezione – conoscere fatti avvenuti anche a grande distanza -.
Questo santo di Guaratinguetá con lo zelo originato da una viva carità si è lanciato verso impossibili imprese, ma come dice dice il Signore, “Ciò che è impossibile all’uomo, è possibile a Dio”.
Ci ha dunque lasciato un esempio bellissimo da seguire, parole forti e appassaionate che dovrebbero far parte della vita normale di ogni cristiano…
Redazione Papaboys (Fonte digilander.libero.it)