San Francesco nelle regioni del sud Italia. I passaggi del “poverello” di Assisi in queste zone sono spesso meno noti, ma indelebili. Un recente studio riportato nel saggio storico di Vito Telesca, dal titolo “Francesco e Federico, due giganti allo specchio”, rilancia la visita di San Francesco in Lucania, che sarebbe avvenuta nel 1222.
Ci sono numerose leggende popolari che attesterebbero la presenza e la predicazione a Potenza, Melfi, Matera, Venosa e Tricarico. Ma non è stato in queste circostanze che sarebbero avvenuti quattro miracoli per sua intercessione. Queste guarigioni miracolose, riportate nel “Trattato dei Miracoli” di Tommaso da Celano, biografo ufficiale di Francesco, si riferiscono a dopo il suo presunto passaggio, e a qualche anno dopo la sua morte (1226).
La devozione dei lucani nei suoi confronti era così diffusa e intensa proprio perché lo avevano visto, oltre che ne avevano sentito parlare.
Riguardo ai miracoli citati dal “Tractatus de miraculis Beati Francisci” di Tommaso da Celano, si legge su Le Cronache Lucane, si segnala quello che viene definito dall’agiografo uno dei miracoli più clamorosi. Nelle campagne tra Bernalda e Miglionico (Tommaso parla di Pomarico) l’intervento del Santo resuscitò una fanciulla, unica figlia di una donna rimasta sola, morta poco prima. Anche se non è facile stabilirlo con certezza è da escludere la presenza fisica del Santo accanto alla bambina.
Il secondo miracolo lucano è segnalato a Venosa e sempre da Tommaso da Celano. Nella città di Orazio si segnala il miracolo compiuto nei confronti di una donna guarita per sua intercessione da una grave malattia alla gola
che le impediva di respirare. Anche questo episodio sembra postumo alla sua presunta visita, poiché si parla di “intercessione”.A Potenza sarebbe accaduto un altro miracolo, raccontato dal “Trattato”. L’episodio racconta di un certo Ruggero, canonico della cattedrale di Potenza, il quale subito dopo la morte del Santo e sempre “per sua intercessione”, fu guarito da una non ben precisata e grave malattia.
L’altro clamoroso miracolo di San Francesco è stato scoperto nel 1928 dallo storico francescano Michael Bihl, che nella sua “Legenda Sancti Francisci Neapolitana. Supplentur ex eademaliqua in Vita II” (in Archivum franciscanum historicum) pubblicò un atto notarile datato 1278, scritto per conto del giudice reale dal notaio della città di Potenza.
Nel documento si cita un miracolo eclatante compiuto sempre per intercessione di San Francesco. Avvenne a Potenza nell’aprile del 1274. Due operai edili, mentre costruivano le fondamenta dell’attuale chiesa di San Francesco, furono improvvisamente sepolti sotto una frana. Dopo alcune ore di scavo nel tentativo di ritrovare i due malcapitati, e mentre intorno un gruppo di Frati uniti ai potentini in ansia, pregando a gran voce invocavano il Santo, accadde il miracolo. Proprio quando le speranze di estrarli vivi si facevano ormai flebili furono estratti incolumi, tra lo stupore e la gioia della popolazione che non poté che gridare al miracolo. (Fonte: sanfrancescopatronoditalia.it – Gelsomino del Guercio)
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