San Francesco: PACE E BENE A TE!
Ogni giorno un testo, una preghiera o un fioretto tratto dalla vita del “poverello di Assisi”.
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Gesù nostro Signore vi benedica!
Jacopa dei Settesoli, «la cui fama nella città di Roma era pari alla sua santità, aveva meritato il privilegio di un particolare affetto da parte del santo. Non sta a me ripetere, a lode di lei, l’illustre casato, la nobiltà della famiglia, le ampie ricchezze, e infine la meravigliosa perfezione delle sue virtù, la lunga castità vedovile…».
Viene così tratteggiata la figura di questa nobildonna romana da fra Tommaso da Celano. Quest’ultimo è stato il primo biografo di San Francesco. Parla di Jacopa dei Settesoli nel suo Trattato dei miracoli (Fonti Francescane 860).
Jacopa (o Giacoma) nacque a Roma attorno al 1190 da famiglia normanna, e fu coniugata con il nobile romano Graziano Frangipane, del ramo dei Settesoli (o Settesogli). Il marito, morendo, le lasciò la cura degli affari della famiglia. Pur essendo una donna energica e volitiva, si dimostrò sempre molto accogliente ed affettuosa nei confronti dei frati. Abituata agli agi, scelse una vita austera, mettendo a disposizione le sue ricchezze per i poveri.
San Francesco la chiamava affettuosamente “Frate Jacopa”. In punto di morte le scrisse un tenero biglietto con queste parole: «A donna Jacopa, serva dell’Altissimo, frate Francesco, poverello di Cristo, augura salute nel Signore e comunione nello Spirito Santo. Sappi, carissima, che il Signore benedetto mi ha fatto la grazia di rivelarmi che è ormai prossima la fine della mia vita. Perciò, se vuoi trovarmi ancora vivo, appena ricevuta questa lettera, affrettati a venire a santa Maria degli Angeli. Poiché se giungerai più tardi di sabato, non mi potrai vedere vivo. E porta con te un panno di colore cenerino per avvolgere il mio corpo e i ceri per la sepoltura. Ti prego anche di portarmi quei dolci, che tu eri solita darmi quando mi trovavo malato a Roma» (Fonti Francescane 253-255).
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Jacopa era però già in viaggio, intuendo che la fine dell’amico era vicina, e giunse ad Assisi portando proprio ciò che Francesco le aveva chiesto. Negli anni successivi Jacopa visse ad Assisi, come terziaria francescana. Morì probabilmente nel 1239 e fu sepolta nella Basilica di San Francesco, dove tuttora le sue spoglie riposano, proprio di fronte alla Tomba del Santo.
Fonte www.sanfrancescoassisi.org
LA BENEDIZIONE DI SAN FRANCESCO PER TE
Benedicat tibi Dominus et custodiat te,
ostendat faciem suam tibi et misereatur
tui convertat vultum suum ad te
et det tibi pacem
Dominus benedicat frater Leo, te
Benedicat, benedicat,
benedicat tibi Dominus
et custodiat te Frater Leo, te.
Il Signore ti benedica e ti custodisca.
Mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te.
Volga a te il suo sguardo e ti dia pace.
Il Signore ti dia la sua grande benedizione.
A cura della Redazione Papaboys
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