San Francesco: PACE E BENE A TE!
Ogni giorno un testo, una preghiera o un fioretto tratto dalla vita del “poverello di Assisi”.
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Gesù nostro Signore vi benedica!
Prosegue il nostro racconto degli episodi più importanti della vita del santo, attraverso le tavole contenute nella Basilica di Santa Croce a Firenze.
Ci troviamo ancora di fronte ad una scena di spoliazione. Francesco si è appena tolto la tunica che fluttua nell’aria, siede mezzo nudo e tremante per il freddo, fra due gruppi di cittadini che accennano a gesti di composta meraviglia.
L’episodio – secondo Tommaso da Celano – ebbe luogo in Assisi: il santo che era stato molto malato, aveva mangiato un po’ di carne di pollo durante la quaresima; appena stette un po’ meglio, arrivato alle porte della città, chiese ad un compagno di legargli una corda al collo e di portarlo in giro come fosse un ladrone. Il frate aveva l’ordine di gridare: “gardate il ghiottone che è rimpinzato di carne di gallina senza che voi lo sapeste” .
Nella scena il pittore rappresenta cittadini di rango elevato: a destra alcune matrone con mantello, a sinistra una persona anziana, dunque autorevole, anch’essa vestita con abito lungo ed un ampio mantello. Al collo di Francesco non c’è la semplice corda del racconto, ma un vistoso anello che lo tiene legato con una lunga catena alla colonna; il compagno banditore manca. Questa scena, che richiama Cristo legato alla colonna, precede quella delle Stimmate.
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L’immagine sembra realizzare una delle più antiche testimonianze riguardo agli inizi dell’Ordine: Giaco da Vitry, dopo avere sottolineato l’estrema umiltà dei frati e il loro amore per la povertà nel seguire i precetti e i consigli della vita evangelica, aggiunge: “rinunciando ad ogni proprietà, rinnegando se stessi, prendendo la loro croce, nudi seguono Cristo nudo. Come Giuseppe depongono il loro mantello e corrono…davanti al volto del Signore”
Fonte www.santacrocefirenze.it
LA BENEDIZIONE DI SAN FRANCESCO PER TE
Benedicat tibi Dominus et custodiat te,
ostendat faciem suam tibi et misereatur
tui convertat vultum suum ad te
et det tibi pacem
Dominus benedicat frater Leo, te
Benedicat, benedicat,
benedicat tibi Dominus
et custodiat te Frater Leo, te.
Il Signore ti benedica e ti custodisca.
Mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te.
Volga a te il suo sguardo e ti dia pace.
Il Signore ti dia la sua grande benedizione.
A cura della Redazione Papaboys
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