San Francesco: PACE E BENE A TE!
La nuova rubrica quotidiana dedicata alle parole e alla vita di San Francesco, un modo per entrare nella spiritualità francescana e vivere nella pace di Dio e nell’umiltà di Nostro Signore.
Ogni giorno un testo, una preghiera o un fioretto tratto dalla vita del “poverello di Assisi”.
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Gesù nostro Signore vi benedica!
Prosegue il nostro racconto degli episodi più importanti della vita del santo, attraverso le tavole contenute nella Basilica di Santa Croce a Firenze.
Cura dei lebbrosi
In questa scena il santo e duplicemente rappresentato: a sinistra tiene in braccio, con amore materno, un malato (Mt 25, 40) e, a destra, mentre si china a pulire le piaghe di un gruppo di lebbrosi (esattamente com Cristo nella scena della lavanda dei piedi ” (Gv 13, 1-20). Dobbiamo , inoltre, porre attenzione al grande drappo bianco che è un riferimento al comando di Dio a Masé: “Parla agli Israeliti e ordina loro che si facciano, di generazione in generazione, fiocchi agli angoli delle loro vesti… quando li guarderete vi ricorderete di tutti i comandi del Signore per metterli in pratica… e sarete santi per il vostro Dio” (Nm 15, 37-41).
Ecco perché il panno bianco ha due nodi all’estremità ed ecco perché il panno è legato al ciborio, il quale, posto sopra l’altare, simboleggia la presenza di Dio. Anche il colore rosso non è scelto per caso, ma raffigura l’amore, fondamentale nel Patto di Alleanza.
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Pertanto il pittore, probabilmente aiutato da un teologo francescano, ha messo in parallelo l’invito al ricordare del Vecchio Testamento con l’esortazione di Cristo: “fate questo in memoria di me” (Lc 22, 19). Quando fosse importante l’attitudine a ricordare, per i teologi francescani del Duecento, è ben sottolineato dai testi e commenti di filosofia medievale. Lo studioso Letterio Mauro, esimio studioso di san Bonaventura, elenca le parole chiave della filosofia bonaventuriana, tra cui “memoria” e afferma che essa è una delle facoltà appartenenti alla sfera più alta dell’anima, nella quale si riflette l’immagine di Dio.
Attraverso la sua capacità di attualizzare tutte le realtà temporali, passate, presenti e future, essa fornisce una immagine dell’eternità, che consiste appunto in un immutabile presente” (L. Mauro, Bonaventura da Bagnoregio. Itinerario dell’anima a Dio, Bompiani, Milano 2002, p. 169)
Fonte www.santacrocefirenze.it
LA BENEDIZIONE DI SAN FRANCESCO PER TE
Benedicat tibi Dominus et custodiat te,
ostendat faciem suam tibi et misereatur
tui convertat vultum suum ad te
et det tibi pacem
Dominus benedicat frater Leo, te
Benedicat, benedicat,
benedicat tibi Dominus
et custodiat te Frater Leo, te.
Il Signore ti benedica e ti custodisca.
Mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te.
Volga a te il suo sguardo e ti dia pace.
Il Signore ti dia la sua grande benedizione.
A cura della Redazione Papaboys