San Giovanni Paolo II: “Bisogna aver cura di Medjugorje, perché è la speranza per il mondo intero”.
San Giovanni Paolo II é noto, aveva una grande devozione mariana, tutto ebbe inizio in tenera età. Quando a nove anni perse sua mamma, il papà lo portò al santuario di Częstochowa, e gli disse: “La Madonna si prenderà cura di te finché non ti riunirai a tua madre in Paradiso”. E Lei lo sostenne, lo accompagnò e protesse ogni giorno della sua vita.”
Si riconosceva figlio Suo, a Lei si rivolgeva in ogni situazione e per ogni necessità. Riconosceva che Maria è Colei che ci avvicina a Gesù che è Via, Verità e Vita. Diceva che “Cristo ci porta a Sua Madre. Sul Calvario, l’ha indicata al discepolo Giovanni, ora la indica a tutti coloro che cercano di conoscerLo e di amarLo”.
AFFIDAMENTO A MARIA.
Cinque anni dopo essere stato eletto Papa, il 13 giugno 1983 tornò in quel Santuario, per partecipare alla festa nazionale di ringraziamento e di affidamento. Volle affidare la sua gente, gli sforzi politici, i valori e gli atteggiamenti della nuova Polonia. E tornò a rinnovare il suo affidamento a Lei, dicendoLe: «O Madre di Jasna Gora, sono venuto qui, per dirti ancora una volta: “Totus tuus”! Sono, o Madre, tutto tuo, e tutto ciò che è mio è tuo!» In quell’occasione, come ex voto, quale segno visibile della grazia e protezione ricevuta, lasciò la fascia della tonaca bucata dalla pallottola che l’aveva colpito 2 anni prima.
TOTUS TUUS
Nell’Aprile del 2003, in occasione alla preparazione alla Giornata mondiale della Gioventù, affidò alla Madonna i giovani, dicendoLe: «Mi piace vedere affidati a Te, o Maria, i giovani del mondo. Tu, Madre della divina grazia, falli risplendere della bellezza di Cristo!. O Maria, aiutali a rispondere alla loro vocazione. Guidali alla conoscenza dell’amore vero e benedici i loro affetti. Sostienili nel momento della sofferenza. Con loro, anche io mi affido ancora una volta a Te e con affetto confidente ti ripeto: Totus tuus ego sum! Sono tutto tuo !».
HO BISOGNO DEL TUO AIUTO
Mirjana, nel suo libro “Il mio Cuore trionferà”, racconta del suo colloquio con il Papa a Castel Gandolfo, e afferma che era desideroso di conoscere tutto sulle apparizioni a Medjugorje. Aveva un viso gioioso nell’ascoltare la descrizione della Madonna, e disse alla veggente: “Bisogna aver cura di Medjugorje, perché è la speranza per il mondo intero”.
La veggente scrive ancora nel libro: “Un sacerdote mi confidò che il Papa era interessato a Medjugorje, fin dagli inizi, poiché, ancora prima che cominciassero le apparizioni, aveva pregato la Madonna di apparire di nuovo sulla terra. «Non posso farcela da solo, Madre – pregava – … ho bisogno del tuo aiuto, o Madre cara». Secondo quel sacerdote, il Papa, quando venne a sapere che la Madonna era apparsa in una piccola località di un Paese comunista, pensò immediatamente che Medjugorje fosse stata una risposta alle sue preghiere”. (“Il mio Cuore trionferà” pag 204).
A MEDJUGORJE COL CUORE
Per Papa Woityla il viaggio a Medjugrje non fu possibili, ma davanti alla Madonna di Czestochowa aveva detto:
“Che questa visita supplisca la mia assenza in tutti i luoghi nei quali sono stato invitato e nei quali non sono potuto arrivare”.
Medjugorje era uno di quei posti dove era stato più volte invitato, ma soprattutto desiderava andare. Nel Messaggio del 22 ottobre 1985 la Madonna disse: “Voi ancora non capite il grande amore che io nutro per voi e che vi offro. Affrettatevi a comprenderlo! Quando finiranno le apparizioni potrebbe essere tardi”.