San Giuseppe Moscati: un uomo guarisce dalla leucemia
La Chiesa cattolica, ai fini della canonizzazione di San Giuseppe Moscati, ha ritenuto miracolosa la guarigione di Giuseppe Montefusco, ammalato di leucemia, avvenuta nel 1979.
LA STORIA – Giuseppe Montefusco, nato a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, il 15 febbraio 1958, all’inizio del 1978 cominciò ad accusare disturbi a causa dei quali, il 13 aprile dello stesso anno, fu ricoverato all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove gli fu diagnosticata una leucemia acuta mieloblastica.
Mentre l’ammalato non rispondeva alle terapie ed era considerato senza speranze di guarigione, sua madre sognò una notte la foto di un medico in camice bianco: dopo essersi consultata con il parroco si recò alla Chiesa del Gesù Nuovo, dove riconobbe nella foto di Giuseppe Moscati il medico visto in sogno.
Furono rivolte allora al Moscati, allora beato, fervide preghiere collettive e il Montefusco, nel giugno 1979, guarì perfettamente, interrompendo ogni cura e riprendendo il lavoro di fabbro.
Il caso fu sottoposto alla Congregazione per le Cause dei Santi che, il 27 marzo 1987, promulgò il decreto sul miracolo, confermando “La modalità della guarigione relativamente rapida, completa e duratura, non spiegabile secondo le conoscenze mediche“.
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Il 25 ottobre 1987, in Piazza San Pietro fu canonizzato da Papa Giovanni Paolo II; alla cerimonia era presente anche Giuseppe Montefusco, che in quell’occasione donò al Papa un volto di Gesù in ferro battuto, da lui realizzato.
Preghiera
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