Santa Faustina Kowalska e i suoi incontri mistici
All’improvviso, venni circondata da una quantità di esseri simili a cani neri…
Ecco due racconti:
Mio Dio, hai usato la tua misericordia anche con gli angeli, quando creasti quegli spiriti celesti e li ammettesti alla tua divina intimità, rendendoli capaci a loro volta di un amore eterno.
E quantunque tu, Signore, li abbia così generosamente dotati dello splendore della bellezza dell’amore, tu non diminuisci la pienezza che ti è propria come del resto, la loro bellezza e il loro amore nulla aggiunsero a te, poiché in te stesso tu sei tutto. Se desti ad altri di partecipare alla tua felicità, ciò è dovuto esclusivamente all’immensità della tua misericordia.
Nel momento dell’incarnazione, ti servisti dell’angelo per annunciare il tuo mistero, ma fosti tu a darvi esecuzione.
Camminavo verso la mia cella. All’improvviso, venni circondata da una quantità di esseri simili a cani neri, enormi urlanti, quasi che coi loro balzi contro di me mi volessero sbranare. Compresi che erano demoni. Uno di essi parlò ringhiando con furore: «Poiché tu questa notte ci hai sottratto molte anime pregando in favore di quei peccatori che hanno perduto la speranza, noi ti faremo a brani!».
Risposi: «Sbranatemi pure, se questa è la volontà di Dio. Vuol dire che l’ho meritato; ma, esercitando la giustizia, egli non perde la misericordia». A queste parole, i demoni ringhiarono tutti insieme: «Via, via! È con lei l’Onnipotente!».
Scomparvero come la polvere, come il rumore della strada. Ripresi il cammino verso la mia cella, riflettendo sull’imperscrutabile misericordia divina.
Udii la voce di Gesù: «Satana odia ogni anima, ma per te si strugge d’una rabbia forsennata, perché strapperai molte anime all’inferno diffondendo il culto della mia misericordia».