Santa Gemma Galgani, nasce il 12 marzo 1878 a Bogonuovo di Camigliano (Lucca). La mamma Aurelia muore nel settembre del 1886. Nel 1895 Gemma riceve l’ispirazione a seguire impegno e decisione la via della Croce. Gemma ha alcune visioni del suo angelo custode. L’11 novembre 1897 muore anche il padre di Gemma, Enrico. Ammalata, Gemma, legge la biografia del venerabile passionista Gabriele dell’Addolorata (ora santo), che le appare e la conforta.
Gemma nel frattempo matura una decisione e la sera dell’8 dicembre, festa dell’Immacolata, fa voto di verginità. Nonostante le terapie mediche, la malattia di Gemma, osteite delle vertebre lombari con ascesso agli inguini, si aggrava fino alla paralisi delle gambe, dalla quale però viene guarita miracolosamente.
Le visioni di Gemma continuano e le viene data la grazia di condividere le sofferenza di Cristo. Nel maggio del 1902 Gemma si ammala nuovamente, si riprende, ma ha una ricaduta in ottobre. Muore l’11 aprile 1903
Anche la santa di Lucca ha sperimentato l’intervento di Maria nella sua formazione spirituale. è noto, del resto, quanto grande fosse il suo amore per la Madonna.
“Madre mia, ti voglio amare tanto! L’anima mia non mi appartiene più: è tua!
Prendila, Gesù, la mia povera anima e consegnala alla Mamma tua… Mamma mia, Gesù ti ha donato la mia anima e io ti dò anche il mio cuore. Tienilo sempre lassù, sempre con te, vicino a te ho tutto. Con te nulla è più terreno, ma tutto è celeste”.
Poche anime, come Gemma, hanno vissuto una così lunga e profonda purificazione mistica. Quasi non si riesce a capire come abbia potuto resistere e perseverare. Gemma attribuisce tutto il merito alla Madonna, alla sua assistenza materna, anche se qualche volta pure lei si nasconde alla sua figlia per purificarle maggiormente lo spirito.
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Dopo l’ora santa Gesù mi fece conoscere tutto quello che devo soffrire nel corso della mia vita. Mi disse che presto avrebbe messo alla prova le mie virtù : “Quello che maggiormente ti darà pena sarà che il Cielo diventerà di bronzo per te. Gesù apparirà ai tuoi occhi tanto severo… Chiamerai, ma nessuno avrà pietà di te, ti sembrerà di essere abbandonata da tutti”.
Ma anche quando si nasconde, Maria non abbandona i suoi figli e continua a lavorare in loro. Perché in essi sbocci il fiore della santità.
Così ha fatto con i santi e così fa con ognuno di noi. Per questo crediamo che lei è presente, è vicina anche in quei momenti che sembrano assomigliare ad un deserto, in quei giorni grigi nei quali non splende il sole e ricordiamo che sempre, oltre le nuvole, il sole continua ad esserci… e continuerà a riscaldarci.
L’amore di Dio e quello di Maria non si affievoliscono mai, anche se noi a volte non li sentiamo. è il momento della prova, ma nessuna prova può schiacciarci perché non siamo soli, mai!
Crediamolo ogni volta che tutto ci sembra troppo pesante o senza senso e sperimenteremo che nulla può accaderci che non sia per il nostro vero bene e per la nostra più grande felicità. Per questo, di nuovo, affidiamoci con tutto il cuore a Maria.
Impegno: Offriamo a Maria i nostri momenti bui, i nostri dubbi, le nostre paure, le nostre stanchezze. Offriamole il deserto che stiamo attraversando, certi che lo trasformerà in un giardino.
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.
di Francesco Rossi – Grafica di Costanza Cavallaro
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