La pace non solo è possibile ma è anche necessaria per superare i problemi che attraversano l’Europa e il mondo, primo tra tutti la sfida delle migrazioni. Con questa convinzione, la comunità di Sant’Egidio promuove dal 6 all’8 settembre a Tirana l’Incontro internazionale delle Religioni e delle culture in dialogo scegliendo appunto come titolo: “La pace è sempre possibile”.
Nel presentare i temi dell’incontro e le personalità partecipanti, il presidente della Sant’Egidio Marco Impagliazzo ha detto: “Noi siamo convinti di dover superare il pessimismo che regna perché se non si investe nella pace, non si possono superare i problemi primo tra i quali le migrazioni e le tragedie che purtroppo sempre le accompagnano”. È dunque scattata l’ora dell’azione a favore della pace e all’incontro di Tirana, parteciperanno i ministri italiani degli Esteri Paolo Gentiloni e della giustizia Andrea Orlando e l’ex presidente della Commissione europea Romano Prodi. Gentiloni interverrà lunedì pomeriggio ad una tavola rotonda dove si confronterà con il Patriarca siro-ortodosso di Antiochia, Ignatius Aphrem II per parlare di Siria e con il cardinale John Olorunfemi Onaiyekan, arcivescovo di Abuja, per confrontarsi con la tragedia dei cristiani perseguitati. Il ministro Orlando invece interverrà ad una tavola rotonda dedicata ai temi ambientali per “una nuova alleanza tra umanità e ambiente”.
L’incontro di Tirana si aprirà domenica 6 settembre pomeriggio con la lettura di un messaggio di papa Francesco che ha dato “un forte appoggio e sostegno” all’incontro soprattutto per la scelta di svolgerlo quest’anno in Albania. E si concluderà in piazza dell’ateismo che per l’occasione verrà ribattezzata piazza delle fedi e delle religioni per “dire che quella pagina tragica della sua storia è stata finalmente girata”. A Tirana si parlerà anche di Iraq e Kurdistan e del 30° anniversario dell’incontro delle religioni per la pace che si celebrerà il prossimo anno in ricordo dell’iniziativa di Assisi voluta da Giovanni Paolo II nel 1986. “Lo Spirito di Assisi dalla guerra fredda al mondo globale”, è il titolo del panel perché – spiega Impagliazzo – le religioni oggi sono confrontate da nuove sfide, tra cui il problema della “recrudescenza della violenza di matrice religiosa”. Sono 400 le personalità che partecipano alle giornate di dialogo sotto l’egida della Sant’Egidio. Sono personalità del mondo politico, religioso e culturale. Consistente la delegazione delle comunità ebraiche con la presenza del rabbino Capo di Roma Di Segni e del Rabbino argentino Abraham Skorka. L’evento – ha detto oggi ai giornalisti Impagliazzo – ha un costo di 600 mila Euro finanziato quasi per intero dai due maggiori sponsor dell’iniziativa: il governo italiano e l’Unione europea. “Molte delle personalità che interverranno si pagheranno da sole il biglietto aereo e nessuno verrà pagato per la sua partecipazione alle tavole rotonde. Si può davvero parlare di adesione volontaria in stile gratuito che fa capire quanto sia importante per loro partecipare”.
Redazione Papaboys (Fonte www.agensir.it)