Santi FELICE, REGOLA ed ESSUPERANZIO, martiri – In data odierna la città svizzera di Zurigo ricorda i suoi celesti patroni: i santi Felice e Regola ed il loro servo Essuperanzio. Assai incerte sono le poche notizie tramandate sul loro conto, ma per meglio comprendere l’origine del culto di questi intrepidi testimoni della fede cristiana, occorre ripercorrere brevemente la vicenda della celebre Legione Tebea, alla quale la pietà popolare ha leggendariamente arruolato i santi oggi in questione.
Il nuovo Martyrologium Romanum cita al 22 settembre: “A Saint-Maurice-en-Valais in Svizzera, ricordo dei Santi martiri Maurizio, Essuperio, Candido, soldati, che, come narra Sant’Eucherio di Lione, con i loro compagni della Legione Tebana e il veterano Vittore, nobilitarono la storia della Chiesa con la loro gloriosa passione, venendo uccisi per Cristo sotto l’imperatore Massimiano”. Seppur sinteticamente sono così ben riassunte le poche certezze che danno un fondamento storico al vasto culto che l’”Angelica Legio” ha avuto in Europa in particolare sui molteplici versanti alpini. Secondo successive cronache solo due furono i soldati ufficialmente scampati a tale sanguinoso eccidio, ma un po’ ovunque iniziarono a fiorire leggende su altri soldati che trovarono rifugio in svariate località, ove intrapresero una capillare opera di evangelizzazione per poi subire anch’essi il martirio.
Al tempo della Riforma protestante, le reliquie dei tre santi furono trasferite ad Andermatt, ove sono conservate nella chiesa parrocchiale.
Tutta questa colorita leggenda è stata meravigliosamente rappresentata negli anni ’30 e ’40 del secolo scorso sui muri di due chiostri rispettivamente romanico e gotico di Fraumunster, per mano del pittore di Zurigo Paul Bodmer. Nell’ultimo affresco l’imponente processione della “translatio” delle reliquie dei tre martiri. Un gran bell’omaggio della città di Zwingli!
Il presupposto che essi abbiano militato nella Legione Tebea ha automaticamente conferito loro la presunta nazionalità egiziana e ciò ha contribuito alla diffusione del culto anche presso la Chiesa Copta, che venera dunque specificatamente non solo San Maurizio ma anche tutti quei suoi leggendari compagni il cui ricordo si è diffuso in un qualche piccolo santuario d’Europa.
L’iconografia relativa ai tre martiri, oltre a presentarli talvolta con gli attributi tipici dei soldati tebei quali la palma del martirio, la spada, lo stendardo con croce rossa in campo bianco e la Croce Mauriziana sul petto, li raffigura prevalentemente nell’atto di reggere miracolosamente con le mani il proprio capo distaccato dal corpo a causa della decapitazione subita.
Il nuovo Martyrologium Romanum commemora i santi martiri Felice e Regola in data odierna, 11 settembre, senza però nulla esplicitare circa la loro vita, tranne la città svizzera di Zurigo quale centro del loro culto.
Autore: Fabio Arduino
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