La domanda viene rivolta di frequente ed è stimolata dai messaggi della Madonna di Medjugorje, che spesso ha detto espressamente: Satana vuole impedire i miei piani…satana è forte e vuole mandare a monte i piani di Dio. Ultimamente, non possiamo nasconderlo, abbiamo avuto tutti una grande delusione, a causa dell’annullamento del viaggio del Papa a Sarajevo.
(per i lettori, essendo una testimonianza di alcuni anni fa, il viaggio annullato del Papa a Sarajevo, si riferisce ad un episodio del Pontefice Giovanni Paolo II)
Ne comprendiamo pienamente i motivi: il Santo Padre non ha voluto esporre l’immensa folla che si sarebbe radunata ai pericoli di aggressioni armate; aggiungiamo anche gli imprevisti che si sarebbero potuti creare se la folla si fosse lasciata prendere dal panico. Ma la delusione c’è stata, e grande. Prima di tutto per il Papa stesso, che ci teneva tanto a questo viaggio di pace; poi per le popolazioni che l’attendevano. Ma, non possiamo negarlo, la nostra speranza era stata alimentata dal messaggio del 25 agosto 1994, in cui la Madonna si univa a noi in preghiera per il dono della presenza del mio amato figlio nella vostra patria.
E continuava: prego ed intercedo presso mio Figlio Gesù perché si realizzi il sogno che i vostri padri hanno avuto.
Possibile che le preghiere di Maria S.S., unite alle nostre, non abbiano avuto effetto? Possibile che la sua intercessione sia stata disattesa? Credo che per rispondere occorra procedere nella lettura di quello stesso messaggio: Satana è forte e vuole distruggere la speranza…
Ma insomma, che cosa può fare satana? Il demonio ha due limiti al suo potere, molto precisi.
Il primo è dato dalla volontà di Dio, che non lascia a nessuno la guida della storia, anche se l’attua rispettando la libertà che ci ha dato.
Il secondo è costituito dal consenso dell’uomo: satana non può fare niente se l’uomo gli si oppone; oggi ha tanta forza perché sono gli uomini ad acconsentire, ad ascoltare la sua voce, come già fecero i progenitori.
Per essere più chiari, portiamo degli esempi più vicini. Quando io commetto un peccato, spezzo sicuramente la volontà di Dio su di me; per il demonio è una vittoria, ma è una vittoria ottenuta per colpa mia, per il mio consenso ad un atto contrario alla volontà divina. Anche nei grandi avvenimenti storici accade la stessa cosa. Pensiamo alle guerre, pensiamo alle persecuzioni contro i cristiani, ai genocidi; pensiamo alle atrocità di massa compiute da Hitler, Stalin, Mao…
E’ stato sempre il consenso umano a dare il sopravvento al demonio sulla volontà di Dio, che è una volontà di pace e non di afflizione (Ger 29,11).
E Dio non interviene; aspetta. Come nella parabola del buon grano e della zizzania, Dio aspetta il tempo della mietitura: allora darà a ciascuno ciò che merita. Ma tutto questo non è una sconfitta dei disegni di Dio? No; è il modo in cui i disegni di Dio si realizzano, nel rispetto del libero arbitrio. Anche quando sembra vincere, il demonio è sempre sconfitto. L’esempio più chiaro ci è offerto dal sacrificio del Figlio di Dio: non c’è dubbio che il demonio ha operato con tutte le sue forze per giungere alla crocifissione di Cristo: ha ottenuto il consenso di Giuda, del Sinedrio, di Pilato…
E poi? Quella che credeva una sua vittoria è risultata la sua decisiva sconfitta. I piani di Dio si realizzano infallibilmente, nelle grandi linee della storia, che è storia di salvezza. Ma le vie seguite non sono quelle che pensiamo noi (Le mie vie non sono le vostre vie ci ammonisce la Bibbia -Is 55,8).
Il disegno di Dio si attua nel rispetto della libertà che Dio ci ha dato.
Ed è con la nostra personale responsabilità che possiamo far fallire in noi il piano di Dio, la sua volontà che tutti si salvino e nessuno perisca (1 Tim 2,4). Perciò sarò io a pagarne le conseguenze, anche se il disegno di Dio, iniziato con la creazione, giungerà infallibilmente al suo scopo.
Don Gabriele Amorth