Una donna di 38 anni morta sul colpo, un’altra donna, 37enne, con un arto amputato, due bambine di 8 e 5 anni portate in ospedale e altri due uomini, di 54 e 32 anni, ricoverati. Bollettino da guerra per un gravissimo incidente avvenuto martedì sera, attorno alle 20.20, sull’Autostrada A8 in direzione Milano, nel tratto Barriera Nord – Fiera Milano.
La dinamica dello schianto, nella mani della polizia stradale, è drammatica come quella dell’elenco dei feriti. Secondo una prima ricostruzione la donna morta – la signora di 38 anni – viaggiava sulla propria vettura insieme alle sue bambine. Ad un certo punto, a circa un chilometro dal casello, ha perso il controllo dell’auto ed è andata a sbattere sulle barriere che costeggiano la quarta corsia, quella di sorpasso.
Con il motore in panne e in mezzo alle auto che sfrecciavano, sicuramente spaventata, la 38enne è scesa dall’auto per cercare di mettere in sicurezza le proprie figlie. Nel frattempo, un’altra signora, la 37enne, ha fermato la propria auto ed è scesa per accertarsi della situazione ed aiutare i feriti. In quegli istanti, una terza auto, sulla quale viaggiavano i due uomini, è arrivata ed ha travolto le due vetture ferme in mezzo alla corsia ‘veloce’ e le due donne. L’impatto è stato terrificante. La 38enne è morta sul colpo.
Sul posto l’Azienda regionale emergenza urgenza ha inviato un’automedica, un’autoinfermieristica e tre ambulanze. I feriti sono stati trasportati d’urgenza nei vari ospedali della città: al Niguarda, in ‘rosso’, la 37enne con l’arto amputato, i due uomini al nosocomio di Rho con ferite lievi mentre le bambine, comprensibilmente sotto choc ma illese, sono state ricoverate al Sacco.
Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco del comando provinciale di Milano con diversi mezzi. Il traffico sull’Autostrada è rimasto rallentato a lungo per permettere i soccorsi e i rilievi da parte della polizia. Intanto le autorità si sono attivate per rintracciare i parenti delle bambine e comunicare la tragica notizia, l’epilogo di quello che doveva essere un ‘viaggio’ quotidiano come tanti.
Fonte www.milanotoday.it