Categorie: Sancta Sedes

Schönborn e Ouédraogo: fedeltà e rinnovamento, Chiesa non è statica

In questi giorni, i cardinali riuniti in Vaticano per il Concistoro hanno riflettuto sulla Riforma della Curia Romana. Sulle prospettive di questa riforma, Hélène Destombes ha intervistato per la Radio Vaticana il cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna:

R. – Je pense que nous avons tous compris que le Pape …
Penso che tutti abbiamo capito che il Papa vuole una profonda riforma della Curia e che ha l’energia, la volontà e che è deciso a compierla. A compierla con trasparenza e grande competenza. Abbiamo l’impressione che si sta facendo un buon lavoro, anche se naturalmente una riforma del genere incontra sempre delle difficoltà, degli ostacoli, perché a volte è necessario cambiare delle abitudini secolari, di lungo tempo, ma vediamo che questa va nella giusta direzione, con intelligenza, cautela e efficacia.

Ascoltiamo ora il cardinale africano Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo di Ouagadougou, in Burkina Faso, sempre al microfono di Hélène Destombes:


R. – C’est sont surtout les cardinaux de la Curie romaine …
Sono soprattutto i cardinali della Curia Romana ad essere convolti nella problematica del rinnovamento auspicato da Papa Francesco. Ma questo è un tema che riguarda noi tutti su cui siamo molto concentrati ed è molto complesso. La Chiesa è millenaria, e in considerazione di questo la Pastor Bonus ha sicuramente bisogno di un soffio nuovo per essere sempre di più a servizio della Chiesa universale. Questo decentramento si intravede già nella nomina dei nuovi cardinali. Mi è capitato, durante il Sinodo di ottobre, insieme al cardinale di Haiti, di accompagnare il Santo Padre da Santa Marta all’Aula Paolo VI, e gli ho chiesto: “Santo Padre, perché è andato in periferia a cercare i suoi collaboratori?”. Lui ha sorriso dicendo: “Eh sì, questa è la Chiesa”. Quindi sono veramente gesti profetici che vogliono davvero sottolineare la cattolicità. Credo sia un messaggio molto forte. Inoltre, il Pontefice ci ha detto: “Il cardinalato non è una promozione, non è una decorazione, non è un onore: non è altro che un servizio”. Quindi non è una sorpresa che abbia trascurato sedi tradizionalmente cardinalizie per andare verso e periferie e nominare cardinali provenienti da Haiti, Burkina Faso, Capo Verde … Quindi non è altro che un servizio e noi siamo felici di questo soffio spirituale.

D. – Tra le proposte avanzate c’è quella di un maggiore spazio da riconoscere ai laici e alle donne, soprattutto nelle cariche importante all’interno della Curia …
R. – Au cours des échanges effectivement on a souligné …
Infatti, durante i dibattiti è stata sottolineata la necessità di tener conto della donna; insomma, la Chiesa è una famiglia composta da uomini, donne, adulti, di giovani. E’ forte la spinta a tenere in conto l’elemento femminile e quindi l’integrazione delle donne nella gestione della Chiesa, famiglia di Dio. È veramente un soffio nuovo, caratteristico di questo sforzo di “aggiornamento”.

D. – C’è stato consenso su questo o avete percepito delle reticenze?
R. – Fondamentalement non, je pense que il n’y a pas eu de réticences manifestes …
No, in definitiva non penso ci siano state reticenze manifeste a questo proposito. Al contrario, questo suggerimento è stato ben accolto e ciò che sarà fatto a livello della Curia Romana dovrà poi essere riportato nelle curie diocesane, nelle nostre Chiese locali.

D. – Quali sono i punti più difficili che avete affrontato finora?
R. – Par rapport à la révision il y a …
Per quanto riguarda la riforma, c’è la volontà di mantenere la fedeltà alla tradizione, alla legislazione, alla natura della Chiesa e allo stesso tempo al rinnovamento, perché la Chiesa non è statica. È una famiglia in cammino animata dallo Spirito Santo. Non ci sono state idee scioccanti o reticenze manifeste …

D. – Qual è stato il clima del Concistoro?
R. – Le climat est très serein pendant ce Consistoire …
In questo Concistoro, il clima è stato molto sereno e molto fraterno, ma il dibattito è stato sincero, molto diretto; ognuno ha detto ciò che pensa … E’ veramente la Chiesa famiglia di Dio: pastori che si impegnano a vivere appieno la collegialità, la sinodalità “sub Petro et cum Petro”, come si dice nella Chiesa cattolica.

A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana

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