«Urgente. I soldati dell’Isis hanno catturato 21 crociati cristiani». Recita così un messaggio rilasciato da un gruppo jihadista e verificato da SITE Intelligence Group. Insieme al messaggio, sono state pubblicate anche tre foto con un gruppo di uomini. Contemporaneamente, un portavoce del ministero degli Esteri egiziano ha confermato che 20 cittadini egiziani sono stati rapiti in Libia.
STATO ISLAMICO. Le notizie sono contrastanti, ma sembra che il gruppo terrorista Ansar al Sharia abbia rapito 20 cristiani copti dalla città di Sirte tra fine dicembre e inizio gennaio. Secondo il messaggio, quegli stessi uomini sarebbero «detenuti in varie aree della provincia di Tripoli», un’ex regione amministrativa che comprende anche Sirte. Il gruppo affiliato all’Isis che ora detiene gli uomini si chiamerebbe “Stato di Tripoli”. Sirte da tempo non è più sotto il controllo del governo legittimo di Tobruk e si trova nelle mani di diversi gruppi islamisti, tra cui Ansar al Sharia.
L’AGENZIA VATICANA FIDES PRECISA. Alcuni siti web della galassia jihadista hanno pubblicato lunedì 12 gennaio le foto di 21 egiziani copti rapiti nelle ultime settimane nell’area di Sirte in due sequestri di gruppo, attribuendo i rapimenti al braccio libico dello Stato Islamico (IS). I sequestrati vengono definiti “crociati cristiani arrestati dai soldati dello Stato Islamico in diverse regioni della provincia di Tripoli”, senza formulare richieste per il loro rilascio. I familiari dei rapiti e i rappresentanti della comunità copta di Salamut – città del governatorato di Minya da cui provengono gran parte dei rapiti – hanno confermato l’autenticità delle foto.
Nei giorni scorsi, il sequestro dei copti era stato attribuito dalla fonti locali a uomini armati affiliati alla rete radicale islamista Ansar Al-Sharia. Secondo alcuni analisti egiziani, i copti presenti in Libia per motivi di lavoro vengono considerati come “bersagli legittimi” dai gruppi jihadisti, che li colpiscono con violenze e rapimenti mirati anche per ritorsione contro il sostegno che l’Egitto intende garantire al governo insediato a Tobruk. Nel contempo, informazioni contrastanti erano arrivate dal leader tribale Mouftah Marzouq, capo del “Consiglio degli anziani” a Sirte, secondo il quale gli egiziani erano stati sequestrati da trafficanti che controllano l’immigrazione clandestina. “Sta di fatto – riferisce all’Agenzia Fides Anba Antonios Aziz Mina, Vescovo copto cattolico di Guizeh – che in Libia stanno succedendo cose tremende: si moltiplicano le fazioni armate in un Paese dilaniato, dove è sempre più evidente che gli interventi compiuti nel recente passato da attori geopolitici esterni sono stati del tutto sconsiderati”.
di Redazione Papaboys (Fonte: Tempi / Agenzia Fides)