Il Santuario di Maria Santissima Addolorata, o semplicemente Basilica dell’Addolorata è un importante luogo di culto cattolico situato nel comune di Castelpetroso, in provincia di Isernia, e appartenente all’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano.
Le apparizioni
La Vergine si rivela a delle persone umili, che in questo caso furono due contadine del paese suddetto, Bibiana Cicchino e Serafina Valentino. Raccontiamo in breve l’evento; le due contadine Bibiana di 35 anni e Serafina di 34, nubili, il 22 marzo 1888 si trovano sul fianco del Monte Patalecchia, nella piccola e sperduta frazione ‘Cesa tra Santi’, del piccolo e pittoresco paese di Castelpetroso, arroccato su un colle roccioso ad 872 m. sul livello del mare, fra i bacini dei fiumi Biferno e Volturno; sono alla ricerca di un agnellino, disperso mentre loro erano occupate a zappare un pezzo di terra, quando Bibiana viene attirata da uno sfolgorio che proviene da una grotta, avvicinatosi vede da una fenditura, con stupore una visione celeste; la Vergine semi inginocchiata, con le mani allargate e gli occhi rivolti al cielo, sta in atteggiamento d’implorazione e di offerta, ai suoi piedi giace Gesù morto, steso e coperto di sangue e piaghe.
Serafina invece non vede nulla, ma dieci giorni dopo, il 1° aprile festa di Pasqua, ritornate sul luogo, l’apparizione si ripete e questa volta anche Serafina può vederla. La Vergine non parla né lascia messaggi. La notizia dell’apparizione si diffonde subito in Castelpetroso e man mano in tutti i paesi e regioni vicine, provocando l’affluire di folle di pellegrini commossi, diretti alla grotta di ‘Cesa tra Santi’. Non bisogna dimenticare che pochi decenni prima, la Madonna era apparsa a La Salette a due pastorelli e a Lourdes, suscitando nel mondo cattolico dell’Ottocento, una grande emozione e tanto fervore e risveglio spirituale, che dura tuttora.
In seguito al riconoscimento di tale fenomeno, papa Paolo VI ha proclamato Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso patrona del Molise il giorno 6 dicembre 1973.
La costruzione
Negli anni novanta del XIX secolo, si decise di costruire un santuario presso il luogo delle apparizioni, ma più a valle rispetto a questo, affinché fosse più facilmente raggiungibile dai pellegrini. Il progetto venne affidato a Giuseppe Gualandi, alla cui morte (1944) subentrò il figlio Francesco.
Il giorno 28 settembre 1890 venne posata la prima pietra e si diede inizio alla costruzione del santuario. Essa procedette a rilento a causa di problemi economici e delle dueguerre mondiali: nel 1907 fu terminata e aperta al culto la cappella dei Polacchi , ma le mura perimetrali della chiesa furono portate a compimento solo nel 1950[2]. Nei decenni successivi si completò il santuario che venne consacrato il 21 settembre 1975 dal vescovo di Boiano-Campobasso Alberto Carinci.
Vicende successive
Il 19 marzo 1995, giorno di San Giuseppe e terza domenica di Quaresima, papa Giovanni Paolo II, in occasione del suo secondo viaggio pastorale in Molise, visitò il luogo delle apparizioni e il santuario, e celebrò la Santa Messa e l’Angelus.
Il 14 novembre 2004, l’arcivescovo metropolita di Campobasso-Boiano Armando Dini ha promulgato il nuovo statuto del santuario, che è stato affidato ad un proprio vicario episcopale. In conseguenza di tale nuovo statuto, i Frati francescani dell’Immacolata, che amministravano economicamente e pastoralmente le attività del santuario, ne hanno abbandonato la direzione dopo 12 anni di attività al suo interno, al loro posto sono subentrati i Frati Minori Conventuali.
Nel gennaio 2005 è stato realizzato il nuovo altare, posizionato al centro dell’aula.
Il 21 settembre 2011, in occasione del 121º anniversario della posa della prima pietra, il santuario ha ricevuto la visita del cardinale Angelo Bagnasco, presidente dellaConferenza Episcopale Italiana.
Il 21 settembre 2013, 123º anniversario della posa della prima pietra, il santuario è stato elevato alla dignità di Basilica minore da Papa Francesco, il quale l’ha visitata il 5 luglio 2014 incontrando i giovani di Abruzzo e Molise.
Presenza di religiosi
Dal febbraio 1993 al 2005 il santuario è stato affidato alle cure pastorali e liturgiche dei Francescani e delle Francescane dell’Immacolata, fondati da padre Stefano Maria Manellinegli anni ottanta. Nel nuovo millennio è subentrato un nuovo ordine maschile, i Frati Minori Conventuali di Abruzzo e Molise. L’assistenza dei pellegrini e l’orfanotrofio sorto accanto alla chiesa sono stati affidati alle Piccole Discepole di Gesù di Marino (Roma) fino al 2013.
Dal 28 settembre 2014 i servizi di assistenza dei pellegrini sono stati affidati a un altro istituto religioso femminile, le Serve del Signore e della Vergine di Matarà.
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