Se chiedessi quale tra le virtù è la più importante cosa risponderesti? Forse la carità? Ebbene, io ti dico: non è questa la virtù più importante. E’ la più grande, senza dubbio, ma non è la più importante! La virtù più importante, tanto da essere necessaria per possedere la carità stessa, è l’umiltà!
Per farti capire quanto è importante l’umiltà ti basti ricordare che per umiltà il Figlio di Dio, la Seconda Persona della Santissima Trinità, si incarnò nel seno della Vergine Maria. Per umiltà la Madonna ha accettato l’opera di Dio. E’ vera umiltà infatti, accogliere la Divina Volontà, senza fare questioni. Se avesse detto: “Non sono degna, scegli un’altra” questa non sarebbe stata affatto umiltà, ma sottile superbia. Se Dio ha scelto una cosa, come puoi tu pensare di correggere quanto Egli ha stabilito? Umile è chiunque fa la Divina Volontà. Umile è chi prega perchè capisce che ha bisogno di Dio! Chi non prega mai umile non è! Ogni peccato in se stesso è oggettivamente un atto di superbia: “Dio mi comanda questo, io voglio e scelgo diversamente”. Ecco il peccato!
Per capire invece il grave danno che apporta la mancanza di umiltà, ti basti considerare che il più dannato tra i dannati, il maledetto per antonomasia – da Dio stesso – è tale essenzialmente per aver peccato di superbia. Lucifero, da arcangelo splendido e benigno, divenne satana. Perché? Perché non volle accettare il disegno di Dio: l’incarnazione del Verbo. Non volle piegarsi ad adorare il suo Dio nella carne umana, inferiore a quella angelica. Era atto di amore verso gli uomini, farsi uomo come loro, prima e indipendentemente dal peccato. Lucifero non accettò questo e istigò l’uomo al peccato, causando cosi, di fatto, il dolore, la Passione, la morte del Figlio di Dio.
Mancò all’umiltà una sola volta! La creatura più maledetta è anche la più superba. La creatura più benedetta – la Madonna – è anche la più umile. Non dimenticare che è a causa di quell’iniziale atto di superbia che tu soffri le pene dell’inferno già sulla terra facendo una vita tribolata, piena di croci e di privazioni. La croce è effetto del peccato. Dio non avrebbe sofferto se il peccato non fosse entrato nel mondo e vi entrò a causa della superbia di Lucifero prima e dell’uomo poi. Se consideri questo fatto, come puoi non odiare il peccato? Come puoi non decidere di lavorare su te stesso per divenire umile, tu che ancora sei superbo? Chi commette il peccato è sempre superbo. La superbia infatti è la fonte di tutte gli altri vizi capitali, oltre che dei singoli peccati. E’ il vizio più in odio a Dio, più ancora della lussuria, perché la lussuria può ferire una persona – una donna, un uomo – ma la superbia può fare vittime in intere nazioni. Il superbo è immagine diretta di lucifero! La superbia è la causa della prima caduta! Per la superbia langue la fede! La superbia è la più diretta emanazione di satana! Molti peccatori sono stati da Dio perdonati perché erano privi di superbia di spirito ma altri non sono stati perdonati perché erano superbi. Quando il Signore dice che ogni peccato può essere perdonato ma chi pecca contro lo Spirito Santo è condannato, intende proprio questo: la superbia che diviene volontà e amore al peccato! Il pubblicano che si batteva il petto venne perdonato, il fariseo superbo no. Questo ci metta bene in guardia: Giuda non era cattivo al’inizio. Non lo era, lo divenne dopo! Ora – con buona pace di tutti – brucia all’inferno accanto a Lucifero, come si è sempre creduto e affermato con sufficiente certezza basandosi sulle inequivocabili affermazioni di Gesù nei vangeli. Se lui e Lucifero da buoni che erano sono diventati emblemi del male, nessuno di noi può dirsi al sicuro fino in fondo. “Uno solo è buono” dice Gesù e si riferisce al Padre. Noi, per quanto possiamo, dobbiamo cercare di migliorare giorno per giorno, profittando della grazia dei sacramenti che la passione, morte e resurrezione di Cristo, ci hanno guadagnato. “I primi saranno ultimi, e gli ultimi i primi!”. Cosi sia!
di Cristiano Maria G.
***
«Come mai sei caduto dal cielo,
Lucifero, figlio dell’aurora?
Come mai sei stato messo a terra,
signore di popoli?
Eppure tu pensavi:
Salirò in cielo,
sulle stelle di Dio
innalzerò il trono,
dimorerò sul monte dell’assemblea,
nelle parti più remote del settentrione.
Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
mi farò uguale all’Altissimo.
E invece sei stato precipitato negli inferi,
nelle profondità dell’abisso!» (Isaia 14,11-15)
«Tu eri un modello di perfezione,
pieno di sapienza,
perfetto in bellezza.
Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa;
io ti posi sul monte santo di Dio,
e camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
Perfetto tu eri nella tua condotta,
da quando sei stato creato,
finché fu trovata in te l’iniquità.
Crescendo i tuoi commerci
ti sei riempito di violenza e di peccati;
io ti ho scacciato dal monte di Dio
e ti ho fatto perire, cherubino protettore,
in mezzo alle pietre di fuoco.» (Ezechiele 28,12.14-16)
Redazione Papaboys