Inoltre non fu loro sufficiente errare nella conoscenza di Dio, ma, vivendo nella grande guerra dell’ignoranza, a mali tanto grandi danno il nome di pace. Celebrando riti di iniziazione infanticidi o misteri occulti o banchetti orgiastici secondo strane usanze, non conservano puri né la vita né il matrimonio, ma uno uccide l’altro a tradimento o l’affligge con l’adulterio. Tutto vi è mescolato: sangue e omicidio, furto e inganno, corruzione, slealtà, tumulto, spergiuro, sconcerto dei buoni, dimenticanza dei favori, corruzione di anime, perversione sessuale, disordini nei matrimoni, adulterio e impudicizia. L’adorazione di idoli innominabili è principio, causa e culmine di ogni male. Infatti coloro che sono idolatri vanno fuori di sé nelle orge o profetizzano cose false o vivono da iniqui o spergiurano con facilità. (Sap 14,22-28).
Per l’uomo di oggi questa è la libertà: sganciamento del suo essere dalla verità della sua natura, della sua persona, della sua vocazione, del suo carisma, sganciamento semplicemente da tutto ciò che lo conduce a Dio, al soprannaturale, alla più pura trascendenza. La libertà oggi è vivere senza alcuna norma morale divina. Ci sono alcune norme dette morali, ma è l’uomo a imporsele in modo autonomo ed anche contro la sua stessa natura. È un mondo senza la verità dell’uomo il nostro e quindi anche senza la sua vera libertà. Regnano schiavitù e morte.
La vera libertà nasce dalla Parola di Gesù. È la nostra dimora nella Parola di Gesù. È vero uomo libero chi abita in modo permanente nella Parola di Gesù. È schiavo chi invece rimane fuori della sua Parola. È questa schiavitù che oggi sta consumando e mandando in rovina le civiltà. Quelle che abbiamo costruito scompariranno, spariranno dalla faccia della terra. Hanno nel loro seno il principio della loro distruzione e della morte. Sono imbevute di un veleno letale che le annienta nel giro di qualche anno. Prima almeno vi erano certe norme attinte dalla coscienza. Oggi anche la coscienza si è persa. Questa corre dietro i pensieri del suo cuore immondo e cattivo.
Altro potente principio annunciato da Gesù in questo Vangelo deve aiutare a svelare la falsità di ogni nostra religione. Chi ha Dio per Padre e lo ama secondo verità, giustizia, santità, giungerà di certo a Cristo Gesù. Lo riconoscerà, lo amerà, lo onorerà come vero inviato del Padre. Lo riconoscerà anche come suo vero Figlio. Questo principio mette in discussione tutte le nostre idee sulle religioni. È Cristo la loro verità. Una religione è vera se giunge a Cristo, se porta a Lui. Che cosa è infatti una religione? Essa è la ricerca costante del vero Dio e Signore. La religione non è una ricerca già acquisita. Se è acquisita non è vera religione. È della vera religione la ricerca costante del vero Dio e Signore. Chi cerca veramente, con purezza di intenzione e con coscienza retta il vero Dio, sempre giungerà a Cristo Gesù.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci ricercatori veri di Dio. a cura del Movimento Apostolico
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