Parte da Torino l’iniziativa di “Impresa Orante”: recitare il S. Rosario nei luoghi di lavoro per combattere la crisi e riscoprire il valore educativo della preghiera
Il Santo Rosario recitato sui luoghi di lavoro. La crisi si combatte anche così. Ne è convinta Maria Chiara Martina, imprenditrice torinese nel campo della moda e della comunicazione che – insieme con alcuni e colleghi e supportata dall’Opera dei Giuseppini del Murialdo – ha lanciato l’iniziativa “Impresa Orante”.
«Vogliamo mettere al lavoro la preghiera», spiega Martina a Vatican Insider. «Visto il tempo in cui ci tocca vivere e le fatiche che sperimentiamo a causa di un’economia confusa e alterata nella sua natura, con gravi ripercussioni sul nostro territorio e nel nostro Paese (e non solo), abbiamo deciso di giocare la partita tirando fuori una carta inaspettata: la preghiera ed, in particolare, la preghiera del Rosario recitata nei luoghi di lavoro che si apriranno all’esperienza di diventare “cellule” di Impresa Orante».
Si parte da Torino con una messa che verrà celebrata venerdì 20 febbraio, alle ore 19, nella cappella del Murialdo presso il Collegio Artigianelli (corso Palestro 14). Poi, ogni venerdì dalle 18 alle 19, ogni azienda organizzerà il momento di preghiera. Osserva Martina: «Finora abbiamo avuto molte adesioni, oltre che a Torino, nel basso Piemonte e nel comasco. E’ una scommessa, vedremo cosa succederà…». «Abbiamo deciso – prosegue l’imprenditrice – di provare a cambiare punto di vista, a scommettere anche sulla dimensione intangibile della realtà, attingendo al patrimonio spirituale in cui ci riconosciamo, utilizzandolo in modo un po’ particolare. I nostri nonni avevano molta più confidenza con questo “strumento” e non temevano di utilizzarlo per affrontare la quotidianità concreta. E’ giunto il momento di riscoprirlo…».
Eccola, dunque, la sfida di Impresa Orante: «Scommettere sul potere della preghiera capitanata da Maria per trasformare la realtà, convertire i cuori di chi ha in mano le redini dell’economia, sostenere chi soffre per la mancanza del lavoro e credere in una rinascita».
«E’ bello vedere la fede calata nella realtà», dice don Danilo Magni, direttore dell’Opera del Murialdo torinese, assistente spirituale di Impresa Orante. «E’ bello vedere imprenditori che non si arrendono, che sono capaci ancora di scommesse grandi, giocando un po’ fuori dagli schemi soprattutto coniugando spiritualità ed economia con modalità “aziendale” oserei dire! ».
Di Mauro Pianta per La Stampa