Un pellegrinaggio pieno di allegria, ma anche ricco di fede e accompagnato da tanta speranza. Vuole essere questo l’incontro dei ragazzi con Papa Francesco in Piazza San Pietro, promosso dal Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei, dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia, e non è un caso che si svolga il lunedì dopo la Pasqua, giorno della Resurrezione.
Previsti in Piazza San Pietro 60 mila adolescenti provenienti da tutta Italia, che saranno guidati dai loro vescovi e accompagnati da educatori, sacerdoti, religiose e religiosi. A fare da filo rosso all’incontro sono le parole del capitolo 21 del Vangelo di Giovanni e, in particolare, quell’invito rivolto da Gesù a Pietro: “#Seguimi”, dove il segno grafico # vuole simboleggiare proprio la ricerca di questi giovani a trovare la loro strada e la loro vocazione nella vita.
Un incontro che guarda al futuro
“Questo pellegrinaggio – don Michele Falabretti, responsabile del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile della CEI – nasce per ridare attenzione a quei ragazzi che stanno attraversando un periodo specifico e molto importante della loro vita, quello dell’adolescenza. La pandemia ci ha messo di fronte alla sofferenza di questa generazione che forse non conoscevamo bene, e allora se vogliamo aiutarli a diventare grandi e protagonisti del futuro, dobbiamo rivolgere loro una particolare cura”.
E questi ragazzi arriveranno da tutta Italia, spesso affrontando viaggi anche molto lunghi. “La grande risposta di partecipazione che abbiamo ricevuto – prosegue don Falabretti – ci ha davvero stupito. Non ci saranno solo partecipanti provenienti da regioni vicine, ma anche gruppi da luoghi molto più lontani come la Sicilia e la Calabria. Abbiamo perciò cercato di organizzare per loro anche un’accoglienza dopo un viaggio così lungo e alcune parrocchie romane ospiteranno dei gruppi per la notte. Io penso che questa sia davvero un’esperienza di fraternità molto bella in questo momento”.