La funzione si svolge ogni martedì dal 7 marzo 1995. Il giorno dell’Epifania, quasi 20 anni dopo la prima celebrazione, la messa si terrà nella cattedrale Myeondong: a pronunciare l’omelia mons. Choi, primo presidente della Commissione episcopale per la riconciliazione del popolo coreano. Al via il Movimento per il rinnovamento spirituale, che rende i cattolici del Sud “parrocchiani” di una chiesa del Nord.
Per quasi 20 anni, ogni martedì l’arcidiocesi di Seoul ha celebrato una messa solenne per pregare per la pace nella penisola coreana. Il prossimo appuntamento, che cade nel giorno dell’Epifania, segna la millesima “Messa per la pace e la riconciliazione della penisola coreana divisa”. La funzione sarà celebrata nella cattedrale metropolita Myeongdong e sarà presieduta dall’arcivescovo, card. Andrea Yeom Soo-jung.
La prima messa per la pace venne officiata il 7 marzo 1995 dall’allora arcivescovo, il defunto card. Stefano Kim Sou-hwan. Da allora il rito è continuato attraverso il suo successore, card. Nicholas Cheong Jin-suk, e i vari vescovi ausiliari. Dal 2000, la messa è stata celebrata di volta in volta dai nuovi sacerdoti ordinati nel corso di ogni anno.
L’omelia della funzione di domani sarà pronunciata dall’arcivescovo di Gwangju, mons. Andrea Choi Chang-moo, primo presidente della Commissione episcopale per la riconciliazione del popolo coreano. Il presule è riuscito ad aprire un canale di interazione fra la Chiesa cattolica del Sud e le realtà del Nord, e ha compiuto il primo viaggio pastorale ufficiale a Pyongyang.
La messa segna anche l’inizio del Movimento per il rinnovamento spirituale, nato per unire i cattolici sudcoreani alle 54 chiese della Corea del Nord. Di queste, fino a oggi, è rimasta soltanto la memoria. L’attuale presidente della Commissione per la riconciliazione, p. Jung Se-duk, spiega: “Il Movimento per il rinnovamento spirituale è un movimento di preghiera che mira alla ricostruzione della Chiesa cattolica della Corea del Nord e alla riconciliazione e unità del Sud e del Nord. Attraverso il Movimento, ogni cattolico coreano diviene membro spirituale di una delle 54 chiese cattoliche della Corea del Nord”.
Come Amministratore apostolico di Pyongyang, il card. Yeom ha dedicato molti sforzi al miglioramento dei rapporti inter-coreani. Lo scorso maggio ha compiuto il primo viaggio ufficiale da parte di un arcivescovo della capitale del Sud nel complesso industriale inter-coreano di Kaesong. “Voglio esprimere la mia gratitudine – dice il cardinale – per coloro che pregano insieme per la pace e la riconciliazione. E voglio sottolineare l’importanza della preghiera continua per i nostri fratelli e sorelle che soffrono al Nord”.
di Stephany Sun, Segretariato arcidiocesano di Seoul su Asianews
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