Sergio Mattarella, foto-finish per il Colle. Domani, venerdì, due votazioni

Nell’Aula di Montecitorio la prima votazione per eleggere il presidente della Repubblica: non scatta il quorum, fumata nera a primo voto. 

Terminata nell’Aula di Montecitorio la prima votazione per eleggere il presidente della Repubblica, lo spoglio che è pubblico e viene svolto dalla presidente della Camera Laura Boldrini.

Le ceste di vimini che contengono le schede, sigillate da un nastrino tricolore, sono state portate dai commessi al banco della presidenza dove i deputati segretari le hanno aperte e, prendendo le schede una ad una, le passano alla presidente Laura Boldrini che le legge.

L’Aula non è particolarmente piena durante lo spoglio, mentre si sta oggettivamente stretti al banco della presidenza.Al via nell’Aula della Camera la prima votazione per eleggere il presidente della Repubblica.

Il quorum richiesto per le prime tre votazioni è di 673 voti.

Un lungo applauso dell’Aula di Montecitorio ha segnato l’ingresso del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Il lungo applauso si è ripetuto quando il senatore a vita ha deposto la sua scheda votata nell’urna, avviandosi verso l’uscita e salutando tutti.

Sergio Mattarella è “una persona di assoluta lealtà, correttezza, coerenza democratica e alta sensibilità costituzionale”. Così risponde l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ai giornalisti che lo interpellano all’uscita dall’Aula dopo il primo voto per il Colle.

“Sono contento in linea di principio di chiunque sia il mio successore”, ha risposto Napolitano a chi, all’uscita dall’Aula, gli domanda se sia contento della candidatura al Colle di Sergio Mattarella.

Oggi, dalle 15, il Parlamento ha iniziato a votare a votare per scegliere il 12° Presidente della Repubblica Italiana.

E se nelle prime tre votazioni (quelle in cui per essere eletti servono i due terzi dei voti dell’assemblea) l’indicazione di massima per maggioranza e Forza Italia è quella di votare scheda bianca, il premier Matteo Renzi ha svelato le sue carte facendo il nome di Sergio Mattarella quale candidato buono dalla quarta votazione (quando cioè basterà la maggioranza assoluta per essere eletti).

LA GIORNATA DEL MONDO POLITICO

“Si parte da Mattarella e si arriva a Mattarella, stiamo lavorando, la notte è lunga”, ha detto ieri sera il vice di Renzi Lorenzo Guerini. un nome, quello del giudice costituzionale, che secondo il premier ha tutte le qualità per arrivare al Colle.

“Ho scelto l’unità del Partito democratico proponendo una persona perbene – avrebbe spiegato Renzi -. Mattarella sarebbe un onesto difensore della costituzione e un garante.

Renzi in mattinata ha riunito il vertice del Pd a Palazzo Chigi e ha incontrato, poco prima, anche Raffele Cantone, pm, responsabile dell’autorità anti-corruzione che è tra i nomi sui quali i cinquestelle si stanno esprimendo per le Quirinarie sul web. Un incontro che potrebbe dunque essere considerato anche in chiave di pressing del leader Pd nei confronti di Silvio Berlusconi che ancora non sarebbe del tutto convinto sul nome del giudice della Corte Costituzionale.

Intanto Romano Prodi si chiama fuori sottolineando di non volere che il suo nome sia divisivo e l’ok a Mattarella arriva anche da Pierluigi Bersani, Anna Finocchiaro e dal leader di Sel Nichi Vendola.

Bersani, Mattarella? Sì se responsabili – “Se tutti sono responsabili ce la si fa comunque”. Così Pier Luigi Bersani in Transatlantico a proposito della candidatura di Sergio Mattarella. “Berlusconi? – ha aggiunto – Farà quello che vuole, noi abbiamo già tanti problemi…”.

Prodi, non sarò elemento di divisione – “Io posso essere un segno di contraddizione ma non voglio essere uno strumento di divisione”. È quanto dichiara Romano Prodi con riferimento alla elezione alla Presidenza della Repubblica.

Finocchiaro, ok a Mattarella – “Il percorso scelto dal Segretario Pd per arrivare alla scelta del candidato al Quirinale mi sembra corretto e positivo. Se il segretario indicherà il nome di Matterella all’assemblea dei grandi elettori Pd troverà tutto il partito unito su questo nome che saprà garantire le nostre istituzioni e la nostra democrazia”.

 

LA DIRETTA DALLA CAMERA DEI DEPUTATI ANCHE SU PAPABOYS 3.0
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