«Questa commemorazione è diventata parte integrante della città, così come, dopo il terremoto del 1703 il nero e il verde divennero i nostri colori cambiando il vessillo cittadino, e come anche il calendario delle feste laiche, il Carnevale, cambiò in ragione del sisma». Il luogo di ritrovo per migliaia sarà stasera alle ore 22 in via XX Settembre, a ridosso del tribunale (la fiaccolata potrà, inoltre, essere seguita anche sul sito Internet del Comune, all’indirizzo www.comune.laquila.it). Con gli aquilani dovrebbero esserci anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Claudio De Vincenti, il commissario di Roma Capitale, Francesco Tronca e alcuni sindaci italiani.
Un invito forte agli aquilani a partecipare numerosi alla commemorazione delle 309 vittime del sisma, semmai ci fosse bisogno di chiamare a raccolta coloro che hanno vissuto, dal giorno orribile del 2009, distruzione e dolore sulla loro pelle e poi la ripresa faticosa di una nuova vita. L’appello è del sindaco Massimo Cialente, che chiama per stasera i cittadini a far sentire la loro presenza, gridando anche, per quanto possibile, al mondo di non dimenticare la tragedia dell’Aquila. Città simbolo di un’Italia fragile, non sicura da un punto di vista sismico e idrogeologico, che dimentica nei cassetti delle pubbliche amministrazioni quel “rapporto Barberi” che ben prima del sisma ha mappato le strutture pubbliche a rischio crollo. Nel suo appello alla partecipazione, Cialente aggiunge: «Questa commemorazione è diventata parte integrante della città, così come, dopo il terremoto del 1703 il nero e il verde divennero i nostri colori cambiando il vessillo cittadino, e come anche il calendario delle feste laiche, il Carnevale, cambiò in ragione del sisma».
Il corteo è promosso dai familiari delle vittime e si arricchirà, come ogni anno, della presenza del comitato dei familiari delle vittime di tutte le calamità d’Italia. Da via XX Settembre il lungo serpentone umano illuminato dalle torce si fermerà in silenzio davanti ai luoghi della tragedia, dove tante persone hanno perso la vita. All’arrivo in piazza Duomo, a mezzanotte, avverrà la lettura dei nomi di tutte le 309 vittime, poi la messa dell’arcivescovo, in suffragio degli scomparsi, nella basilica di San Giuseppe Artigiano e, all’1,45 la veglia di preghiera nella Cappella della memoria. Una notte carica di emozioni, che lascerà spazio agli eventi di domani al suono dei 309 rintocchi della campana della chiesa di Santa Maria del Suffragio, alle 3,32 in punto.
Marianna Gianforte
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Redazione Papaboys (Fonte ilcentro.gelocal.it)
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