Giada Aquilino – Città del Vaticano
“Uscire da sé stessi e mettersi al servizio degli altri”. Così Papa Francesco nel videomessaggio ai giovani di tutto il mondo, “credenti e non credenti”, in preparazione alla XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù, che sarà celebrata a Panama dal 22 al 27 gennaio 2019. Il Pontefice arriverà nel Paese centroamericano il 23 gennaio.
Videomessaggio vicino al linguaggio dei giovani
Le parole di Francesco, diffuse nel giorno della celebrazione della Presentazione della Beata Vergine Maria, concludono un ciclo di tre messaggi mariani dedicati ai giovani in cammino tra il loro incontro mondiale del 2016 a Cracovia e il prossimo: per la prima volta nella preparazione alla Gmg, riporta un comunicato del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, si è scelta la forma del videomessaggio affinché possa raggiungere il maggior numero di giovani e rispondere al loro desiderio, espresso in occasione del recente processo sinodale, di comunicare con la Chiesa attraverso forme più vicine al loro linguaggio. Il tema del videomessaggio è quello dell’evento di Panama, cioè – spiega il Pontefice – la risposta della Vergine alla chiamata di Dio: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38).
Il servizio a Dio e al prossimo
Le parole di Maria, aggiunge il Papa, sono un “sì” coraggioso e generoso che è poi il segreto della vocazione, cioè quell’andare appunto oltre “sé stessi” per servire gli altri. “La nostra vita – afferma il Pontefice – trova significato solo nel servizio a Dio e al prossimo”. E molti giovani, nota il Papa, al termine degli studi spesso “mostrano il desiderio di aiutare gli altri, di fare qualcosa per quelli che soffrono”: è la “forza” dei giovani che “può cambiare il mondo”, attraverso una “rivoluzione del servizio” che può sconfiggere i “poteri forti” di questa terra.
Il coraggio di dire sì
Il servizio al prossimo non implica soltanto, aggiunge, “essere pronti all’azione”, bisogna anche “mettersi in dialogo con Dio, in atteggiamento di ascolto”, proprio come Maria: ella ha ascoltato l’angelo e poi ha risposto. “Da questo rapporto con Dio nel silenzio del cuore – esorta Francesco – scopriamo la nostra identità e la vocazione a cui il Signore ci chiama, che si può esprimere in diverse forme: nel matrimonio, nella vita consacrata, nel sacerdozio”. Si tratta in fondo di tanti modi “per seguire Gesù”, scoprendo cosa il Signore si aspetti da noi e avendo poi il “coraggio” di dire ‘sì’.
Maria, donna felice
Maria è stata una “donna felice” perché “generosa davanti a Dio” che aveva un “piano” per lei: anche le proposte del Signore per noi “non sono per spegnere i sogni”, ma “per accendere desideri”, generare frutti, far sbocciare sorrisi e rallegrare cuori. “Dare una risposta affermativa a Dio – assicura – è il primo passo per essere felici e rendere felici molte persone”.
Il cammino di preparazione
Francesco incita i giovani a dialogare con Dio, lasciando che il Signore parli loro, in modo da vedere la vita “trasformarsi e riempirsi di gioia”. Nell’auspicare un “buon cammino verso Panama”, il Papa conclude il videomessaggio – strumento che vuole essere anche d’ispirazione per la pastorale giovanile – sollecitando la partecipazione alle iniziative preparatorie, con l’accompagnamento della Vergine, il cui esempio spinge a “essere coraggiosi e generosi nella risposta”.