Il 14 febbraio 1958 Pio XII dichiarava patrona speciale della TV santa Chiara di Assisi. Che nesso c’è tra la TV e questa santa vissuta 7 secoli fa (1194-1253) ai tempi di san Francesco? Apparentemente nessuno! Chi dice TV dice impegno e giro di capitali di miliardi.
Tutti sanno invece che santa Chiara, conquistata a 17 anni dall’ideale di povertà di san Francesco, ne divenne la più fedele ed eroica imitatrice, e cioè la più genuina rappresentante dello spirito francescano per quanto riguarda la povertà evangelica che essa chiese ed ottenne come privilegio per sé e per le sue compagne, le «Povere Dame» di San Damiano. Chi dice TV dice spettacolo, comunicazione delle cose del mondo, conoscenza dello spirito del mondo. Chiara invece scelse liberamente per sé e per le sue compagne una vita di distacco dal mondo, nascosta, silenziosa, mortificata. Chi dice TV dice attività, organizzazioni, specializzazione di professioni. Chiara invece, se ai suoi tempi (nei quali la donna non svolgeva ruoli importanti nella vita pubblica), ci fosse già stata la TV difficilmente, penso, sarebbe stata annunciatrice, o segretaria di produzione, o regista, o attrice… professioni oggi esercitate con onore e successo da molte donne. Sarebbe stata telespettatrice? Non lo saprei dire, ma… una volta almeno lo è stata, in modo prodigioso, è vero, ma lo è stata. Ed è appunto per «quella volta» che è stata dichiarata patrona della tv, quando ancora non esistevano telecamere né apparecchi televisori, Chiara ha veduto immagini e ha sentito suoni che «naturalmente» non poteva percepire. Ne è testimone fedele Tommaso da Celano, contemporaneo della santa.
«Chiara, in quello che fu l’ultimo Natale della sua vita (Natale 1252) era gravemente inferma, sì da non potersi muovere dal suo letticciolo nell’infermeria del Convento di S. Damiano. Al freddo e al buio, si lamentava dolcemente col Signore di non potere assistere in chiesa alla funzione della Messa di Natale nella Notte Santa. Ed ecco che si aprì al suo sguardo l’intera Basilica di san Francesco e vide e poté udire il canto e il salmodiare dei frati e contemplare il Presepio. Vide e udì, non per potenza umana, ma per un prodigio consolatore del Signore, padrone degli spazi». Per questo la cara santa umbra è patrona della TV: perché telespettatrice eccezionale, per divino singolare prodigio.
(Domanda di un signore di Trapani e risposta sul Radiocorriere TV, n. 18, 1970).
Redazione Papaboys (Fonte www.padremarianodatorino.com)