“Il Natale non è solo emozione che rallegra e lenisce per un poco le ferite della vita. Non è una favola per bambini, un’illusione che ci raccontiamo per stemperare i pesi, ma è un fatto. Se fosse una bella fiaba, saremmo veramente infelici, e l’esistenza andrebbe verso il vuoto”.
Lo scrive il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, nel tradizionale messaggio di Natale che anche quest’anno ha indirizzato ai bambini e alle bambine del catechismo.
“Nel presepe – ha scritto il porporato – troviamo l’umiltà di Dio che si fa come noi per darci la vita dell’anima, per portarci la vita eterna” tanto che, “anche i Magi, che vengono da lontano e appartengono ad altre culture, si sono mossi nella speranza di trovare la salvezza, il senso di tutto”.
Nella lettera, intitolata “Il progetto di Natale”, l’arcivescovo ricorda che la nascita di Gesù “è la storia vera del presepe” e che “tutto parte da qui”.
“Per questo motivo – ha esortato – il presepe non può mancare nelle nostre case: è un soffio di sentimento e di poesia, ma è soprattutto il cuore della nostra fede, il perché della nostra speranza, la forza gentile e tenace per camminare nelle nostre responsabilità: per voi, il compito straordinario della famiglia”.
Infine, ha ricordato che “nei giorni natalizi, il mondo in qualche modo si “ferma”, ed esprime in mille modi la gioia del Natale, spesso senza sapere il perché” ma ai cristiani “è dato di saperlo” ed “il presepe di casa, fatto con i vostri figli e con la grazia dei nonni, ce lo ricorda in modo coinvolgente”. (Agensir)