Non ce l’ha fatta. Si è spenta ieri pomeriggio in un letto dell’ospedale di Cisanello Michela Sotgia, una dei tre diciannovenni che durante la notte di Halloween è stata travolta da un’auto all’uscita della discoteca Seven Apples di Marina di Pietrasanta. Non sono bastati i tentativi dei medici di tenerla in vita: dopo poco più di ventiquattro ore, se n’è andata.
Intorno a lei c’erano i familiari: i genitori sono volati giovedì sera dalla Sardegna, per poi arrivare a Pisa al capezzale della ragazza, iscritta al primo anno della facoltà di Fisica.
Michela era arrivata in Toscana poco più di un mese fa: aveva deciso di lasciare Dorgali, un piccolo paese in provincia di Nuoro, per iscriversi alla facoltà di Fisica. La sua carriera universitaria era appena all’inizio e proprio in questo periodo di permanenza aveva già dato un pre-esame. Durante le lezioni aveva conosciuto i suoi amici, quelli con cui era uscita mercoledì sera per fare una serata in Versilia. Anche loro, Paolo Francesco Macchitella e Lorenzo Pettinari, sono stati travolti dalla Seat Leon che le ha tolto la vita, dopo ore di agonia.
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La notizia dell’incidente di Michela ha sconvolto la comunità di Dorgali che si stretta intorno alla famiglia: al padre Gigi Sotgia che fa l’allevatore, alla madre Maddalena Lai casalinga e alla sorella Elena che vive a Dublino. Ieri mattina il parroco del paese don Michele Casula ha aperto la chiesa di Santa Caterina per una veglia di preghiera per la giovane per un miracolo che non c’è stato.
Quella di mercoledì notte doveva essere una serata di divertimento, insieme ai compagni di università.
Un veglione per festeggiare Halloween ma si è trasformato in una tragedia quando Giuliano Scivoletto, trentunenne di Porcari nato in Germania, ha travolto Michela e i suoi amici lungo le strisce che si trovano davanti al locale mentre stavano uscendo dalla discoteca. L’investitore era poi fuggito facendo scattare una caccia all’uomo. Nella giornata di giovedì, dopo che la polizia stradale era riuscita ad individuarlo grazie a testimonianze e immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza presenti su tutto il lungomare e in particolare nella zona dell’incidente, l’uomo si è costituito presentandosi con i propri avvocati alle forze dell’ordine. Inizialmente per Scivoletto
erano stati ipotizzati i reati di lesioni gravissime, omissione di soccorso e fuga. La morte di Michela certamente cambierà il quadro accusatorio. Al momento non sono previste misure di arresto perché l’uomo si è consegnato e non ci sarebbe alcun pericolo di fuga.
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