Con la visita del Pontefice al Santuario di Aparecida e con la Celebrazione Eucaristica di inaugurazione, la Giornata Mondiale della Gioventù entra nel vivo dell’essenza, e noi Papaboys la viviamo direttamente nel cuore di Rio.
I canti, lo sventolio delle bandiere di tutti i Paesi del mondo e la festa che ha preceduto la solenne celebrazione, hanno lasciato il posto al raccoglimento con l’arrivo della Croce e l’immagine della Vergine della Gmg, portate processionalmente dai giovani dei cinque continenti. Prima della Messa si è pregato per i giovani disoccupati, per le vittime dell’incendio in una discoteca brasiliana, per il massacro dei bambini di strada della Candelaria e per la giovane francese morta in un incidente in Guyana mentre si stava recando a Rio per la Gmg.
All’omelia mons. Tempesta, riprendendo il tema della Giornata, ha invitato i giovani ad essere missionari:
“Rio questa settimana diventa il centro della Chiesa, viva e giovane”, ha affermato l’arcivescovo di Rio. “Siete venuti da diversi parti del mondo per poter condividere insieme la fede e la gioia di essere discepoli e missionari in tutte le nazioni. Ovunque l’entusiasmo giovanile ci dimostra il volto giovane dei cristiani, che vuole unire la testimonianza di una vita autentica e cristiana alla dimensione sociale del Vangelo”. “Siamo chiamati – ha esortato mons. Tempesta – ad essere protagonisti di un mondo nuovo. Sono sicuro che farete ciò nelle vostre città e Paesi. Il mondo ha bisogno di giovani come voi”.
Ricordando la splendida accoglienza che i brasiliani hanno riservato ai giovani giunti da ogni parte del mondo, mons. Tempesta ha sottolineato che “esiste una rivoluzione dell’amore in questo momento: per noi, l’altro è Cristo!
O outro é nosso irmão! Que isso ressoe pelo mundo! …
L’altro è nostro fratello! Che ciò possa risuonare in tutto il mondo!”. L’arcivescovo di Rio ha affidato quindi tutti i giovani alla Vergine Maria “per ricevere – ha detto – il Cristo da lei presentato, e possiate camminare per il mondo come discepoli missionari di una nuova evangelizzazione, protagonisti di un mondo nuovo, come sentinelle del domani per risvegliare la speranza di una nuova alba: Cristo è Risorto e cammina davanti a noi!”.
Ieri sera Papa Francesco ha seguito in televisione dalla sua residenza di Sumaré la Messa di apertura della Gmg ed è rimasto impressionato dalla partecipazione dei giovani. Una partecipazione che avrebbe potuto essere più nutrita se non ci fosse stato un black-out alla metropolitana di Rio che ha impedito a molti di arrivare a Copacabana.
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