“Come si fa per diventare un buon cristiano?”, questa era stata la domanda che Papa Francesco si era posto quasi all’inizio del suo pontificato, nella Santa Messa in Casa Santa Marta del giugno 2014, spiegando poi, nel corso della riflessione, che la risposta a tale questione è semplice e la possiamo trovare nelle beatitudini, le quali sono “il programma di vita che ci propone Gesù; tanto semplice, ma tanto difficile“.

Il cammino delle beatitudini, ha spiegato il Pontefice, è complesso perché è un cammino contro corrente: “il mondo ci dice: la gioia, la felicità, il divertimento, quello è il bello della vita” ha detto “E ignora, guarda da un’altra parte, quando ci sono problemi di malattia, problemi di dolore nella famiglia“.

Perché questo? Perché sostanzialmente “il mondo non vuole piangere” quindi alla fin fine “preferisce ignorare le situazioni dolorose, coprirle. Soltanto la persona che vede le cose come sono, e piange nel suo cuore  è felice e sarà consolata” ma non nel modo terreno, perché “la consolazione di Gesù, non quella del mondo“.

Due parole sulle Beatitudini, di Fra Emiliano Antenucci

Beati coloro che sanno ascoltare in profondità, perché sentiranno Dio.

Beati coloro che non cercano i primi posti o di scavalcare gli altri per fare carriera, perchè avranno la gioia dell’umiltà.

Beati coloro che si fermano nel silenzio, perchè in fondo al loro cuore ascolteranno la voce di Dio.

Beati coloro che sono attenti agli altri, perchè avranno le carezze da Dio.

Beati i gentili, perché con il loro modo conquisteranno la terra.

Beati gli entusiasti, i coraggiosi, gli umili perché arriveranno alle mete alte di Dio.

Beati coloro che non rispondono alle invidie e alle calunnie, perchè avranno la consolazione da Dio.

Beati coloro che realizzano i sogni di Dio, vivranno già su questa terra il Paradiso.

TU SEI IL SOGNO DI DIO Catechesi di Frà Emiliano Antenucci

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