Nel pomeriggio di ieri un missile lanciato dalle zone di Aleppo controllate dai ribelli è caduto nell’area della parrocchia armeno-cattolica della Santissima Trinità, nel quartiere di al-Meydan, provocando la morte di 3 armeni adulti, due sorelle e un uomo. Il missile ha danneggiato il muro di cinta, un terrazzo della canonica e ha infranto le vetrate della chiesa provocando danni anche a un altare dove è collocata una statua della Vergine Maria proveniente da Marash, città simbolo del genocidio armeno.
”Erano circa le 18,15 e in quel momento” riferisce all’agenzia Fides padre Joseph Bezouzou “eravamo in chiesa per celebrare la Messa quotidiana. Se il missile fosse caduto all’uscita della Messa, sarebbe stata una strage. Ringraziamo il Signore”. La parrocchia aveva organizzato per il prossimo fine settimana un raduno di giovani, anche allo scopo di allentare la tensione tremenda che da anni accompagna la vita quotidiana dei ragazzi e delle ragazze di Aleppo.
“Abbiamo deciso di rimandare tutto” spiega a Fides padre Bezouzou “perchè dopo quello che è successo non si possono esporre i giovani a nuovi rischi. Ma domenica, dopo la Messa, pianteremo un ulivo nel luogo in cui è caduto il missile, e sotto la pianta porremo una scritta in arabo con le parole ‘pace’ e ‘Dio è amore’. Questa è la nostra unica risposta alle bombe e alla violenza che da anni prova a devastare le nostre vite”.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Agenzia Fides