Un ospedale ostetrico sostenuto da Save the Children e Syria Relief è stato bombardato a Kafr Takharim nella provincia di Idlib, nel nord della Siria. A riferirlo nel pomeriggio la stessa ong sul suo account Twitter, precisando che il raid ha provocato “vittime”: due sono per ora i morti accertati mentre i feriti sarebbero almeno tre.
Save The Children ha anche pubblicato un video con le immagini che documentano gli effetti dell’attacco condotto da jet non ancora identificati.
“Sconvolti dalla notizia che un ospedale pediatrico che sosteniamo è
stato bombardato. La violenza deve cessare”, si legge in un altro
tweet dell’associazione.
Secondo una nota diffusa dall’ong, l’ordigno ha colpito l’ingresso del nosocommio, il più grande della zona, che assiste una media di 1.350 donne garantendo 400 parti al mese. Stando agli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo vicino all’opposizione con sede in Gran Bretagna, l’ospedale si trova a Kafar Takharim, località in mano ai ribelli, e a causa delle “distruzioni subite non è quasi più operativo”.
Intanto continuano i bombardamenti della coalizione guidata dagli Stati Uniti contro le postazioni del Daesh: è di almeno 41 morti, compresi ben 28 civili tra cui sette bambini e diverse donne, il bilancio non ancora definitivo dei raid aerei condotti nelle ultime 24 ore.
A riferirlo l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione dell’opposizione non radicale in esilio con sede a Londra, secondo cui non è ancora stato possibile verificare l’identità delle altre persone uccise. I bombardamenti si sono concentrati su al-Ghandoura, villaggio della provincia settentrionale di Aleppo controllato dall’Isis.
Redazione Papaboys (Fonte www.avvenire.it)