Da ieri è notizia ufficiale: il presidente siriano Bashar al Assad ha formalmente depositato la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 3 giugno prossimo le prime, dopo 50 anni, a essere aperte, almeno sulla carta, a più candidati, ma nei fatti regolate da norme che molto probabilmente confermeranno Assad, già al suo secondo mandato, ai vertici della Siria ancora per almeno sette anni. Gli altri sei candidati, tra cui una donna, sono presentati dai media ufficiali come “oppositori”
o
“indipendenti” ma, secondo gli osservatori, non hanno un vero peso politico. Una
“farsa nazionale in cui il regime si dimostra disconnesso e irrilevante rispetto a ciò che accade sul terreno in Siria”, il commento di Jamous, segretario generale della Coalizione nazionale dell’opposizione. Le urne saranno allestite solo nelle zone controllate dalle truppe lealiste e non potranno votare molti dei diversi milioni di siriani che hanno lasciato il Paese. Intanto, si torna a parlare del padre Paolo Dall’Oglio. In coincidenza con l’anniversario dei nove mesi dal suo sequestro in Siria, la famiglia lancia un appello per la sua liberazione.
“Chiediamo a chi lo detiene di dare a Paolo la possibilità di tornare alla sua libertà e ai suoi cari, e a tutte le istituzioni di continuare ad adoperarsi in tal senso”. Dall’Oglio, 59 anni, romano, è scomparso nella regione settentrionale di Raqqa e, secondo quanto reso noto da fonti degli insorti, sarebbe vivo e in mano ai fondamentalisti islamici di un gruppo vicino ad al-Qaeda. L’unità di crisi del Ministero degli esteri italiano segue col massimo riserbo la vicenda e contatti a vari livelli sarebbero in corso in Siria e all’estero per la sua liberazione. Alla fine, anche la più attesa candidatura è stata formalmente registrata oggi. Si tratta di quella di Bashar al-Assad, attuale presidente siriano, in carica dal 2000. Il popolo siriano andrà alle urne il 3 giugno per eleggere il prossimo presidente e fino al 1° quanti lo desiderano e rispondono ai requisiti richiesti possono presentare la loro candidatura.
a cura della Redazione Papaboys