Ma tale supremazia si riflette oggi in un vero e proprio “conflitto nel conflitto”. Infatti, l’organo che nelle prime fasi della guerra civile era stato denominato Consiglio Nazionale Siriano (SNC), e aveva ricevuto l’appoggio del mondo occidentale, oggi è in realtà una coalizione di forze notevolmente ridimensionata a causa della scissione dei gruppi islamisti. Rientra nell’emisfero islamista il Fronte di Al-Nusra (ANF), una cellula di Al-Qaeda descritta come la forza più aggressiva e influente nella guerra civile siriana. L’ANF fa parte del Fronte per uno Stato Islamico in Siria e in Iraq (ISIS) ed è composto da mujaheddin sunniti che mirano alla costruzione di un Califfato dove applicare la loro estrema accezione della Sharia. A ben vedere l’ANF sembra più interessato a ritagliarsi uno spazio di influenza all’interno dei territori siriani conquistati, più che a rovesciare il regime di Assad. Tra gli islamisti troviamo poi l’Islamic Front (IF), fondato nel novembre 2013 grazie alla fusione del Syrian Islamic Front, una coalizione di gruppi ribelli accomunati dalla loro appartenenza al movimento salafita, del Syrian Islamic Liberation Front e di altri cinque gruppi islamici minori tra cui il Kurdish Islamic Front. Nella carta costituiva dell’IF si può leggere come questa costellazione rifiuti la democrazia e le forme secolari di organizzazione politica, mirando alla creazione di uno Stato. A gennaio 2014 anche l’IF si è dichiarato membro di Al-Qaeda, lasciando immaginare che una fusione con l’ANF sia sempre più vicina.
Dall’altra parte dell’opposizione ad Assad si trova invece l’insieme di forze moderate e laiche che sono oramai le uniche a comporre la Coalizione nazionale siriana delle forze dell’opposizione e della rivoluzione. Questa coalizione riunisce oggi le forze laiche moderniste riconosciute da molti Stati occidentali e da molti Paesi del Golfo Arabico come le uniche forze legittime per destituire il regime di Assad e creare un moderno Stato democratico siriano. Fanno parte della coalizione gruppi di diversa estrazione, tra cui gli aderenti alla Dichiarazione di Damasco, l’Organizzazione Democratica Assira, alcuni dissidenti Curdi e alcuni comitati di coordinamento locale. A sostegno della coalizione si pone anche il Syrian Free Army (FSA), ovvero una costola fuoriuscita dall’esercito regolare siriano. Ci sono infine una serie di fazioni minori che si oppongono ad Assad principalmente per obiettivi di carattere politico o a causa di scissioni con i gruppi ribelli maggiori. Almeno 15 persone sono state uccise mentre altre 12 sono rimaste ferite a causa di un’autobomba a Homs, in Siria. L’esplosione e’ avvenuta nel distretto armeno della citta’, a maggioranza cristiana. Parte della citta’ e’ al momento sotto il controllo delle forze ribelli che hanno posto sotto assedio molte aree. Le Nazioni Unite e la Croce Rossa stanno procedendo, da alcune settimane, all’evacuazione dei civili dalla citta’. a cura di Francis Marrash
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